Un 50enne di Scafati dovrà affrontare un nuovo processo per ricettazione dopo che la sua assoluzione in primo grado è stata annullata dalla Cassazione. L’imputato, residente a San Marzano sul Sarno, è accusato di aver custodito una auto smontata, che si sospetta fosse stata rubata in precedenza. La scoperta è avvenuta durante un’operazione dei Carabinieri, che trovarono l’auto smontata all’interno della sua proprietà. La Procura di Salerno ha ottenuto l’apertura di un nuovo dibattimento, in seguito alla carenza di istruttoria nel primo processo, che non aveva suffragato le prove necessarie per confermare l’assoluzione.
L’accusa di ricettazione
La vicenda che ha coinvolto il 50enne risale a un paio di anni fa, quando i Carabinieri di Scafati hanno perquisito la sua abitazione e trovato un’auto completamente smontata. Il sospetto degli inquirenti è che il veicolo fosse stato rubato in una zona limitrofa e successivamente nascosto nella casa dell’imputato. La presenza dell’auto smontata ha sollevato dubbi sulla sua provenienza, portando ad avviare un’indagine. Inizialmente, l’uomo era stato assolto dalle accuse di ricettazione, ma la Procura aveva fatto ricorso alla Cassazione, contestando le carenze nella ricostruzione dell’istruttoria e chiedendo un nuovo processo per integrare le prove e accertare la verità.
Annullata l’assoluzione e nuovo processo
La Cassazione, esaminando il caso, ha ritenuto che l’istruttoria nel primo processo fosse insufficiente e abbia annullato l’assoluzione dell’imputato. La decisione ha comportato la necessità di un nuovo processo, che servirà a colmare le lacune emerse durante il dibattimento precedente. A questo punto, la Procura di Salerno ha ottenuto l’autorizzazione a procedere con il nuovo processo per ricettazione, cercando di dimostrare che il 50enne fosse consapevole della provenienza illecita del veicolo smontato trovato nella sua proprietà.
Implicazioni del caso e sviluppi futuri
Il caso di ricettazione solleva questioni importanti sulla gestione dei beni rubati e sulla consapevolezza di chi ne entra in possesso. Se l’accusa di ricettazione dovesse essere confermata, l’imputato rischierebbe pene severe per aver cercato di nascondere un veicolo rubato. Il nuovo processo fornirà ulteriori dettagli sulle prove e sulle testimonianze che potrebbero chiarire il coinvolgimento dell’imputato nel crimine. Inoltre, il caso potrebbe aprire la strada a ulteriori indagini su altri episodi di furto d’auto nella zona.