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Pedaggi autostradali, aumenti dal 1° agosto anche in Campania: rincari per tutte le categorie di veicoli

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Casello autostradale

Dal primo agosto 2025 arrivano gli aumenti dei pedaggi autostradali per auto, moto, camion e camper. L’incremento coprirà i maggiori costi di gestione di Anas e l’ampliamento della rete stradale. Ecco cosa cambia.

Pedaggi autostradali, aumenti dal 1° agosto

A partire dal primo agosto 2025, gli automobilisti e gli altri utenti delle autostrade dovranno fare i conti con un aumento dei pedaggi. L’incremento riguarda tutte le classi di pedaggio – auto, moto, camper, camion e traini – e si traduce in un aumento di 1 millesimo di euro per chilometro percorso. La misura, inserita in un emendamento al decreto Infrastrutture, ha come obiettivo quello di consentire ad Anas di coprire in modo definitivo il fabbisogno finanziario crescente, dovuto a diversi fattori. Tra questi, la ridefinizione della rete stradale in gestione all’ente, l’aumento dei costi per l’illuminazione pubblica delle strade e altre spese operative non coperte dall’attuale Contratto di Programma. Secondo la relazione tecnica all’emendamento, l’incremento consentirà di raccogliere circa 90 milioni di euro aggiuntivi l’anno, necessari a far fronte ai nuovi oneri e all’estensione della rete, in particolare per il conferimento di alcune “strade di rientro” dalle Regioni Veneto e Piemonte.

Cosa cambia

Dal 1° agosto 2025, i pedaggi autostradali aumenteranno anche sulle tratte campane. L’incremento, introdotto da un emendamento al decreto Infrastrutture attualmente all’esame del Parlamento, interesserà tutte le categorie di veicoli: auto, moto, SUV e camper (classi A e B), così come mezzi pesanti, camion e tir (classi 3, 4 e 5). Come riporta Binews.it, si tratta di un rincaro di 1 millesimo di euro per ogni chilometro percorso: in termini pratici, un euro in più ogni mille chilometri. L’aumento, definito da alcuni media come “silenzioso”, sarà applicato in automatico su tutto il territorio nazionale, Campania inclusa.

Secondo quanto spiegato da Arena Digitale, l’intervento è motivato dalla necessità di coprire il crescente fabbisogno di risorse di Anas, legato agli investimenti infrastrutturali e ai maggiori costi di gestione della rete stradale, tra cui l’illuminazione pubblica e le manutenzioni straordinarie. L’impatto non sarà trascurabile, soprattutto per chi percorre lunghi tratti autostradali con frequenza, come pendolari e operatori del trasporto merci. Una misura che solleva inevitabilmente interrogativi sui costi della mobilità e sulla sostenibilità economica per famiglie e imprese.

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