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Furgone dei giornali assaltato nel Napoletano, quattro quotidiani spariti: indagini su un possibile avvertimento camorristico

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I carabinieri
I carabinieri

Assalto ad un furgone che trasportava giornali e tentato furto in banca a Roccarainola. Quattro quotidiani spariti dalle edicole. Fnsi e Sugc: “Attacco alla libertà di informazione”. Lo riporta Il Mattino.

Roccarainola, assalto a furgone dei giornali: sospetto avvertimento alla stampa

Notte di violenza quella di ieri lunedì 10 novembre in provincia di Napoli. Un gruppo di malviventi ha assaltato un furgone destinato al trasporto e alla distribuzione di quotidiani, minacciando l’autista con un’arma e impossessandosi del mezzo. Poco dopo, con lo stesso veicolo, la banda ha tentato un furto a un bancomat a San Gennaro Vesuviano, senza riuscirvi. Sull’episodio indagano congiuntamente carabinieri e polizia.

Il raid e la ricostruzione dei fatti

L’assalto è avvenuto nella notte a Roccarainola, vicino Nola. Quattro uomini armati e con il volto coperto da passamontagna hanno bloccato il furgone della “Di Canto spa”, che stava trasportando le copie de Il Roma, Il Sannio Quotidiano, La Città di Salerno e Metropolis. Tre di loro, a bordo di una Bmw chiara, hanno tagliato la strada al mezzo, costringendo l’autista – un operaio incensurato – a scendere sotto minaccia. Il furgone, proveniente dalla tipografia di Caserta e diretto al deposito per la distribuzione in Campania, è stato portato via.

Intorno alle 3.30, lo stesso gruppo ha tentato di scassinare il bancomat della filiale Crédit Agricole di piazza Margherita a San Gennaro Vesuviano, provando a sradicare l’apparecchio. L’allarme è però scattato subito e i malviventi sono fuggiti. Il furgone è stato poi ritrovato all’alba in via Verdi, a Casalnuovo di Napoli, grazie al sistema GPS. Tuttavia, i giornali trasportati erano scomparsi. Un dettaglio che ha acceso l’allarme nel mondo dell’informazione e sollevato l’ipotesi di un atto intimidatorio.

Le reazioni: “Un attacco alla libertà di stampa”

La Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi) e il Sindacato unitario giornalisti della Campania (Sugc) hanno espresso solidarietà ai lavoratori e ai quotidiani coinvolti. «È l’ennesimo segnale che fare informazione in questo territorio è sempre più difficile. Portare i giornali in edicola è ormai un gesto di resistenza civile», si legge nella nota congiunta. «Chiediamo indagini approfondite: tutto lascia pensare a un avvertimento di stampo camorristico. È stato creato un danno alla filiera editoriale e alla libertà di informazione».

Le parole dei direttori

Nel corso di una diretta della Tgr Campania, i direttori dei tre giornali colpiti hanno espresso indignazione e preoccupazione. «Un agguato in stile camorristico, gravissimo in piena campagna elettorale», ha detto Antonio Sasso, direttore de Il Roma. Raffaele Schettino, di Metropolis, ha sottolineato che il quotidiano «racconta un territorio che cerca di liberarsi dalla camorra. La libertà di stampa è percepita come un fastidio». Marco Tiso, del Sannio Quotidiano, ha aggiunto: «Sarebbe inquietante se questo gesto fosse mirato a mettere a tacere i giornalisti. Nessun territorio è un’isola felice».

Un precedente inquietante

Non è la prima volta che Metropolis finisce nel mirino. Qualche anno fa, dopo aver pubblicato la notizia del pentimento di un esponente vicino a un boss, un gruppo di persone si presentò nelle edicole di Castellammare di Stabia, rimuovendo locandine e copie del giornale. Oggi come allora, il messaggio appare chiaro: colpire l’informazione libera per intimidirla. Ma la risposta del mondo giornalistico è unanime: «Non ci faremo zittire».

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