Cronaca Salerno, Salerno

Ascensori della Cittadella giudiziaria: in cinque a processo per presunta frode negli appalti

allarme-bomba-cittadella-giudiziaria-salerno-18-agosto-valigie-artificieri
Cittadella Giudiziaria

Come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola, l’inchiesta sui malfunzionamenti degli ascensori della Cittadella giudiziaria di Salerno approda ufficialmente in aula.

Il giudice per l’udienza preliminare ha disposto il rinvio a giudizio per Vito Barozzi, 68 anni, imprenditore alla guida della Cobar di Altamura, insieme ad altre quattro persone ritenute coinvolte nella gestione dell’appalto riguardante la fornitura, l’installazione e la manutenzione degli impianti elevatori del complesso giudiziario. L’apertura del processo è fissata per il 4 febbraio.

Ascensori della Cittadella giudiziaria: in cinque a processo

A comparire davanti ai magistrati saranno anche Giuseppe Porpora, Danilo Vaiano e Beniamino Cascone, all’epoca rappresentanti delle società Euroascensori Service srl e Hacca Impianti srl, incaricate rispettivamente delle attività di installazione e manutenzione.

Con loro è imputato l’imprenditore Giuseppe Passarelli, 68 anni, che all’epoca ricopriva la guida della Passarelli Spa, partner della Cobar nella costruzione della Cittadella. La richiesta di rinvio a giudizio dei cinque è stata formulata dai sostituti procuratori Carlo Rinaldi ed Elena Cosentino, al termine di accertamenti avviati dalla Guardia di Finanza dopo la serie di guasti registrati dal 2019, subito dopo l’entrata in funzione degli impianti.

Il fascicolo raccoglie una serie di contestazioni relative a presunte irregolarità documentali, carenze nella manutenzione, assenza delle certificazioni di conformità europea necessarie per la messa in esercizio e utilizzo di personale considerato non qualificato per interventi tecnici complessi.

Secondo gli inquirenti, da tali elementi emergerebbero «inadempienze macroscopiche» idonee a integrare il reato di frode nelle pubbliche forniture. Oltre alle persone fisiche, nell’elenco degli imputati figurano anche le società coinvolte, tra cui Costruzioni Barozzi Spa, Euroascensori Service srl, Hacca Impianti srl e Passarelli Spa.

Il fronte difensivo, tuttavia, respinge con decisione le accuse. Gli avvocati Michele Laforgia e Agostino De Caro, legali del gruppo Cobar, sostengono che il dibattimento offrirà l’occasione per dimostrare l’assenza di responsabilità e la correttezza delle procedure adottate. Secondo la difesa, la società avrebbe dovuto essere già prosciolta in sede preliminare, poiché l’illecito contestato alle persone fisiche non sarebbe applicabile alla disciplina prevista dal decreto legislativo 231/2001.

I legali definiscono la vicenda come un contesto privo di vantaggi illeciti e caratterizzato, al contrario, da danni materiali e reputazionali gravi e ingiustificati, che il processo, a loro avviso, contribuirà a chiarire definitivamente.

Ultime notizie