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Ascea, Jessica Sacco morta suicida a 22 anni. Svolta nel processo: assolti padre e fratello

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Jessica Sacco

Svolta nel processo a carico dei familiari di Jessica Sacco, la 22enne di Ascea (in provincia di Salerno) morta suicida nel marzo del 2015 durante una lite familiare: il fratello e il padre, accusati di maltrattamenti in famiglia, sono stati assolti.

Ascea, Jessica Sacco morta suicida: assolti padre e fratello

Jessica Sacco, 22enne di Mandia frazione del Comune di Ascea, si tolse la vita il 15 marzo del 2015 lasciandosi cadere dal balcone di casa mentre il padre e il fidanzato litigavano aspramente. La famiglia di Jessica, infatti, non approvava la relazione sentimentale con quel giovane ed erano frequenti le liti familiari.

In seguito alla tragedia erano state avviate delle indagini per far luce su quanto accaduto. Il padre e il fratello della giovane erano accusati di maltrattamenti in famiglia ed erano stati condanni, ma la sentenza è stata ribaltata in Appello. Il processo di secondo grado si è concluso ieri mettendo fine ad un lungo iter giudiziario durato dieci anni.

Il fratello: “Finalmente la verità”

Il fratello della giovane, Stefano Sacco, dopo la notizia dell’assoluzione ha affidato ai social un lungo sfogo. “Finalmente la verità. Dieci anni di dolore, fango, umiliazioni. Dieci anni in cui, oltre a piangere la morte di mia sorella Jessica – una ferita che non guarirà mai – abbiamo dovuto subire l’orrore peggiore: essere accusati di averla maltrattata.” scrive sul suo profilo Stefano Sacco. 

“Una famiglia distrutta, già spezzata dalla tragedia, è stata anche infangata, giudicata, condannata dalla voce pubblica prima ancora che dalla giustizia. Accuse ignobili, costruite da un gruppo di bugiardi e sciacalli, persone senza coscienza né rispetto, che hanno approfittato del nostro dolore per nascondere le proprie colpe e perverse verità. Hanno manipolato, mentito, calunniato. Hanno provato a distruggere ciò che restava della nostra dignità.” aggiunge.

Il post prosegue: “Ma oggi… oggi è finita. Dopo anni di indagini, udienze, attese, ansia e rabbia, la sentenza è arrivata: Io, mio padre e mia madre siamo stati assolti. Perché nulla di ciò che è stato detto su di noi era vero. La Giustizia ha parlato. Abbiamo sempre saputo di essere innocenti. Ora lo sa anche il mondo. E nonostante questo non possa riportarci indietro Jessica, possiamo almeno dire a testa alta che la verità ha vinto. Per tutti quelli che ci hanno creduto. Per tutti quelli che hanno dubitato. E per chi, in silenzio, ha goduto del nostro dolore: non vi dobbiamo più nulla.” chiosa.

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