Durante la perquisizione del 28enne milanese sono stati ritrovati armi in casa e spaccio di Green pass falsi. Il 28enne, meglio noto come Zeno, è stato denunciato. Sono state sequestrate un’accetta, un coltello “survivor” e un tirapugni. Distribuiti mille Green pass scaricati dalla rete.
Armi in casa e spaccio di Green pass falsi
Denunciato per istigazione a delinquere aggravato da mezzo telematico un 28enne di Milano, conosciuto con lo pseudomino di Zeno, dopo le ultime manifestazioni dei “no pass“. Secondo le indagini, il giovane tatuatore era diventato un punto di riferimento dei no vax: sarebbe l’amministratore della chat Telegram “No Green-pass! Adesso Basta! Movimento italiano” e del gruppo Facebook “No Green Pass Adesso Basta!! Parte 2″, con circa 32.000 iscritti totali.
L’ideatore delle proteste
Proprio da questi gruppi social sarebbe partita la protesta milanese di sabato scorso contro la certificazione verde voluta dal governo per frenare i contagi. Zeno, che per la partecipazione ai cortei non autorizzati era già stato denunciato e sottoposto a un Daspo urbano, avrebbe incitato i No Green pass a “trovare metodi di protesta nuovi ed eclatanti” per avere “nuova visibilità”.
La perquisizione domiciliare
Durante la perquisizione dell’abitazione del giovane 28enne sono state sequestrate un’accetta, un coltello “survivor” e un tirapugni. Ritirate in via cautelativa dalla Questura due armi regolarmente denunciate. Zeno ha poi ammesso di aver scaricato dalla rete e distribuito gratis a diversi utenti circa mille green pass “su cui sono in corso accertamenti per rintracciarne l’origine”. Per questo è stato denunciato anche per il reato di ricettazione, insieme ad altre due persone.








