Secondo i dati Arpac aggiornati a ottobre 2025, Salerno è la città campana con l’aria sempre più pulita. In cinque anni gli sforamenti di PM10 si sono ridotti del 90%. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Aria più pulita, Salerno guida la svolta verde del Sud
Traffico intenso e sosta disordinata non compromettono la qualità dell’aria a Salerno. Lo evidenzia l’ultimo aggiornamento dell’Arpac, che a metà ottobre conferma il capoluogo come la città con l’aria più pulita della Campania. Nonostante l’aumento del flusso veicolare – in particolare lungo il Lungoirno e sul viadotto Gatto – e la crescita dei casi di sosta irregolare, le concentrazioni di polveri sottili restano pressoché stabili.
I numeri del miglioramento
Il monitoraggio dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania restituisce un quadro non solo stabile, ma in miglioramento. Nel 2025 le centraline cittadine hanno registrato soltanto quattro sforamenti di PM10, contro i trentacinque consentiti dal decreto legislativo 155/2010. Un progresso evidente rispetto al 2020, quando i superamenti erano stati ventinove: in cinque anni, la riduzione è del 90%, un risultato che colloca Salerno tra le realtà più virtuose del Mezzogiorno.
Le medie giornaliere di PM10 oscillano tra 18 e 27 µg/m³, ben al di sotto del limite di 50 µg/m³ fissato per la tutela della salute. Anche il PM2.5, la frazione più fine del particolato, si mantiene su valori compresi tra 10 e 14 µg/m³, contro il limite annuale di 25 µg/m³. Numeri che testimoniano un trend positivo ormai consolidato, sostenuto sia da condizioni meteorologiche favorevoli, sia da un progressivo processo di rigenerazione urbana e ambientale.
Il confronto regionale
Rispetto agli altri capoluoghi campani, Salerno si distingue nettamente. A Napoli, le aree di San Vitaliano, Acerra e Casoria hanno già superato i 40 giorni di sforamento con picchi giornalieri fino a 70 µg/m³. Caserta segue con oltre 30 superamenti nelle stazioni di via Manzoni e De Amicis, mentre Benevento e Avellino registrano oscillazioni più contenute, ma con un aumento in inverno dovuto all’uso dei riscaldamenti domestici.
I dati in provincia
Anche in provincia, la qualità dell’aria resta complessivamente buona. A Cava de’ Tirreni, Battipaglia e Pagani i valori medi giornalieri variano tra 22 e 30 µg/m³, senza episodi di superamento nel 2025. Nelle aree montane di Ottati e nei centri interni del Cilento, le concentrazioni scendono sotto i 20 µg/m³, grazie alla ventilazione naturale e alla minore presenza di fonti inquinanti.
Il miglioramento complessivo si deve a una combinazione di fattori: la diffusione della mobilità sostenibile, i controlli sui veicoli più inquinanti, l’espansione della mobilità elettrica e l’aumento di aree verdi e piste ciclabili che favoriscono l’assorbimento delle polveri sottili. A questo si aggiungono condizioni meteorologiche favorevoli, con un numero crescente di giornate ventilate e precipitazioni regolari che aiutano la dispersione naturale degli inquinanti.
Il quadro delineato dall’Arpac conferma che, nonostante un traffico urbano complesso e criticità legate alla sosta, Salerno mantiene un’eccellente qualità dell’aria. Un segnale positivo in vista dell’inverno, quando l’accensione dei riscaldamenti domestici potrebbe incidere sulle concentrazioni di particolato.