L’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, Andrea Bellandi, invita a vivere il Natale 2025 con speranza, gesti concreti di pace e comunità come “case della pace”, guardando anche alle terre ferite del mondo.
Messaggio di Natale 2025 dell’Arcivescovo Bellandi: luce, speranza e pace per tutti
In occasione del Natale 2025, l’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, Andrea Bellandi, ha rivolto alla comunità un messaggio che unisce il mistero della Natività alla conclusione dell’Anno giubilare. Al centro della riflessione c’è la speranza cristiana, intesa non come ottimismo superficiale, ma come certezza radicata nella fedeltà di Dio. Il presule invita a riscoprire l’essenziale, ricordando che la nascita di Gesù rappresenta la luce che vince le tenebre, che entra nella storia con la dolcezza e la forza di un bambino.
Speranza da trasmettere attraverso azioni concrete
Bellandi sottolinea che la speranza non è un possesso personale, ma un dono da condividere mediante gesti concreti di misericordia, giustizia e riconciliazione. Citando Papa Francesco, ricorda: «La speranza non ci appartiene, è un dono da trasmettere agli altri». Vivere il Giubileo significa assumersi la responsabilità di rendere la fede tangibile, in azioni quotidiane che illuminano la vita degli altri.
Un appello per la pace nelle terre ferite
Il messaggio dedica particolare attenzione ai conflitti che colpiscono la Terra Santa e l’Ucraina, definiti “terre ferite” dove il grido degli innocenti è continuo. L’Arcivescovo invita a credere che nessuna notte sia troppo buia per la luce di Betlemme e sottolinea che la pace va costruita giorno per giorno, partendo da cuori riconciliati e dall’abbandono dell’odio verso il prossimo.
La comunità come casa della pace
Riferendosi a Papa Leone, Bellandi invita ogni parrocchia e comunità a diventare una “casa della pace”, dove le ostilità vengono disinnescate tramite dialogo, giustizia e perdono. La pace, secondo l’Arcivescovo, non è un’utopia spirituale, ma un percorso fatto di ascolto, coraggio e azioni concrete.
Augurio finale
L’augurio di Natale dell’Arcivescovo è che le famiglie e le comunità diventino segni vivibili di un futuro possibile, fondato sull’amore di Dio e sulla carità fraterna.









