Cronaca

Operazione mini-invasiva mai realizzata prima a livello mondiale, aorta riparata con intervento innovativo di 3 centimetri all’ospedale di Massa

intervento robotico Torino asportato tumore
Immagine di repertorio
intervento robotico Torino asportato tumore

Aorta riparata con un intervento innovativo di 3 cm all’Ospedale del Cuore di Massa. Si tratta di una operazione mini-invasiva, mai realizzata prima a livello mondiale, che ha salvato la vita di una donna di 58 anni.

Aorta riparata con intervento innovativo all’ospedale di Massa

Un intervento all’avanguardia, senza precedenti a livello globale, ha permesso di salvare la vita a una donna di 58 anni all’Ospedale del Cuore della Fondazione Monasterio a Massa. Grazie a una procedura mini-invasiva sviluppata dall’Aortic Team della struttura, in collaborazione con l’Usl Toscana Nord Ovest, è stato possibile affrontare una grave patologia aortica, riducendo significativamente i rischi e i tempi di recupero. L’operazione ha attirato l’attenzione della comunità scientifica internazionale ed è stata documentata in un articolo pubblicato sulla rivista Interdisciplinary Cardiovascular and Thoracic Surgery dell’Università di Oxford. La paziente presentava un grave ematoma che interessava l’aorta e le carotidi, con un elevato rischio di rottura arteriosa e conseguenze potenzialmente letali. Di solito, tali situazioni richiedono interventi altamente invasivi, come la toracotomia e l’impiego della circolazione extracorporea. Tuttavia, il team dell’Ospedale del Cuore ha scelto un approccio innovativo: l’endoprotesi è stata inserita tramite una puntura all’inguine e una piccola incisione di soli tre centimetri nel collo. Questa tecnica, mai applicata prima, è stata resa possibile grazie alla tecnologia avanzata della sala ibrida del centro e alla stretta collaborazione tra chirurghi e ingegneri del BioCardioLab, un laboratorio specializzato nello studio biomeccanico delle arterie.

L’operazione mai realizzata prima a livello mondiale

Il team multidisciplinare, composto dai dottori Antonio Rizza, Michele Murzi, Cataldo Palmieri, Silvia Di Sibio e Giovanni Credi, responsabile della chirurgia vascolare presso l’Ospedale Apuane, ha collaborato per sviluppare una nuova procedura. “Abbiamo studiato a lungo questa tecnica e il caso della paziente si è rivelato ideale per applicarla in totale sicurezza”, ha dichiarato il dottor Murzi. “Grazie a questo approccio, siamo riusciti a evitare l’apertura dello sterno, consentendo un recupero più rapido e meno traumatico”. Il dottor Rizza ha evidenziato come la filosofia dell’Aortic Team sia sempre stata quella di ridurre al minimo l’invasività degli interventi: “Speriamo che questo risultato possa segnare un cambiamento significativo nella cura delle patologie aortiche, offrendo una nuova speranza ai pazienti”.

Il successo dell’intervento evidenzia l’importanza dell’innovazione nella medicina contemporanea. La possibilità di eseguire procedure così complesse attraverso tecniche mini-invasive non solo diminuisce i rischi per i pazienti, ma segna anche l’inizio di un nuovo standard di cura per gravi patologie aortiche, spesso difficili da trattare.

Questo risultato è il frutto di un approccio interdisciplinare che unisce esperienza clinica, ricerca avanzata e l’impiego di tecnologie all’avanguardia. Con interventi di questo tipo, l’Ospedale del Cuore di Massa si afferma come un’eccellenza internazionale nella chirurgia cardiovascolare.

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