Ad Angri, il 13 dicembre, giornata nazionale sulla tricologia oncologica con esperti e specialisti. Focus su caduta dei capelli, supporto psicologico e percorsi multidisciplinari.
Angri, giornata nazionale sulla tricologia oncologica: specialisti a confronto il 13 dicembre
Un appuntamento nazionale dedicato agli effetti delle cure antitumorali sulla salute dei capelli e sull’immagine dei pazienti si terrà il 13 dicembre ad Angri. L’incontro, promosso dal progetto “Tricologia Oncologica” insieme al Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Salerno, punta a integrare sostegno estetico e supporto psicologico nei percorsi di cura tradizionali.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra le dottoresse Rosa Giannatiempo e Fiorella Bini, fondatrici del progetto, e il Dipartimento guidato da Michele Cantelmi, con il coordinamento di Gerarda Montella. Al centro del dibattito la necessità di costruire una rete dedicata ai pazienti che vivono la perdita dei capelli, tra gli effetti più difficili delle terapie oncologiche.
Il programma
La giornata sarà caratterizzata da un approccio multidisciplinare, con la partecipazione di professionisti provenienti da diverse aree mediche: medici di famiglia, oncologi, chirurghi, ginecologi, fisiatri, foniatri e specialisti del supporto psicologico. Tra i relatori annunciati figurano Antonio Giordano dello Sbarro Institute, Michelino De Laurentiis dell’Istituto Pascale e Grazia Arpino dell’Università Federico II di Napoli.
I lavori affronteranno le cause della caduta o del diradamento dei capelli, le terapie dedicate al recupero della capigliatura e l’impatto emotivo che questi cambiamenti producono. Saranno inoltre approfonditi temi legati all’alimentazione dopo le cure oncologiche, con un focus sul microbiota, e il ruolo della cosmetologia medica. Previsto anche lo spazio alle associazioni del territorio che lavorano al reinserimento sociale dei pazienti.
“La tricologia oncologica non è una questione estetica, ma profondamente umana”, ricordano le fondatrici Rosa Giannatiempo e Fiorella Bini. Il progetto, attivo dal 2023, prosegue così il suo percorso divulgativo. Dopo la tappa di Angri, è già in agenda un incontro nel 2026 a Napoli, in collaborazione con l’Istituto Pascale e la Scuola Superiore Meridionale.









