Il presidente Vincenzo De Luca incontra i sindaci dei Comuni coinvolti nell’Alta Velocità: si riapre il confronto sugli indennizzi e le opere compensative. In programma un incontro con RFI a fine mese. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Alta Velocità, De Luca incontra i sindaci: pressing su indennizzi e opere compensative
Le rivendicazioni dei sindaci dei Comuni attraversati dal tracciato dell’Alta Velocità Napoli-Battipaglia ottengono l’attenzione della Regione. Il presidente Vincenzo De Luca ha incontrato a Napoli i primi cittadini dei territori interessati dagli espropri e dai cantieri, affiancato dal presidente della commissione Trasporti regionale, Luca Cascone. All’incontro hanno partecipato i sindaci Cecilia Francese, Mario Conte, Biagio Luongo, Antonio Briscione, Pasquale Freda, Giacomo Orco e Felice Cupo.
La questione degli indennizzi
La vertenza ruota attorno alla riduzione degli indennizzi previsti: in sede di tavolo tecnico presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, era stato inizialmente definito un ristoro pari al 2% dell’appalto complessivo – ossia 36 milioni di euro – con un incremento previsto fino a 100 milioni. Tuttavia, ai Comuni è stato recentemente comunicato che il fondo sarà ridotto all’1% del valore totale (1,8 miliardi), con l’aggiunta di soli 15 milioni da suddividere in tre annualità: 2026, 2027 e 2028.
Il ruolo della Regione Campania
A fronte di questa decurtazione, la Regione Campania ha assunto l’impegno di stanziare ulteriori risorse e di sollecitare la riapertura del tavolo tecnico, che – come sottolineato dai sindaci – non viene convocato da oltre quindici mesi. L’obiettivo è definire in tempi rapidi un fondo congruo e immediatamente disponibile per i Comuni interessati.
Il vertice con RFI
In questa ottica, è stato fissato un incontro ufficiale con Rete Ferroviaria Italiana per mercoledì 30 luglio a Napoli. I sindaci di Eboli, Battipaglia, Campagna, Contursi, Buccino, Palomonte e Sicignano degli Alburni, alla luce del sostegno della Regione, hanno deciso di sospendere le proteste già annunciate, tra cui una prevista davanti al Ministero delle Infrastrutture.
L’appello ai vertici nazionali
«In assenza di una risposta concreta dal Mit, nonostante i molteplici impegni già assunti – affermano i primi cittadini – abbiamo scelto di attendere l’esito dell’incontro con RFI prima di avviare azioni più incisive. Confidiamo che anche il Governo e il Parlamento mantengano gli impegni presi, a tutela dei nostri territori».