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Agropoli, tensione in Consiglio comunale su acquisizione terreni: opposizione all’attacco

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Il Comune di Agropoli
Il Comune di Agropoli

Seduta ad alta tensione quella in corso presso il Consiglio comunale di Agropoli, dove il dibattito si è acceso attorno a due punti particolarmente delicati all’ordine del giorno, entrambi relativi all’acquisizione di terreni da parte dell’ente comunale. Al centro delle contestazioni sollevate dalla minoranza, il sospetto che tali operazioni comportino spese ingiustificate senza apportare concreti benefici alla collettività.

Agropoli, tensione in Consiglio comunale su acquisizione terreni

Il punto 4 dell’ordine del giorno riguarda la cessione di aree per standard urbanistici in località Sauco, collegate a un intervento di restauro e risanamento conservativo su un fabbricato rurale preesistente. Nello specifico, si tratta di una superficie di oltre 400 metri quadrati situata tra due proprietà private, non utilizzabile per la realizzazione di una viabilità pubblica a causa dei vincoli urbanistici e paesaggistici che insistono sull’area.

L’operazione, dal costo complessivo stimato in circa 10mila euro, è stata duramente criticata dai consiglieri di opposizione Raffaele Pesce e Massimo La Porta, secondo i quali non vi sarebbero vantaggi tangibili per la comunità, mentre il Comune si assumerebbe nuove spese di gestione e manutenzione. “Compriamo adesso e poi si vede: è questa la visione di un’amministrazione che manca di una strategia politica lungimirante”, ha dichiarato La Porta, criticando l’assenza di una pianificazione chiara.

Più articolato il confronto sul punto 7, relativo all’acquisizione di un terreno situato in località Moio, identificato catastalmente al foglio 36 particella 951, per un valore stimato attorno ai 100mila euro. La finalità ufficiale dell’acquisto è la realizzazione di una pista antincendio, ma l’opposizione ha sollevato dubbi sulla reale destinazione dell’area, ipotizzando che possa trattarsi, in realtà, di una futura strada carrabile. Pur favorevoli all’idea di migliorare la viabilità locale, i consiglieri di minoranza chiedono trasparenza e la presentazione di un progetto definito, sottolineando che una pista tagliafuoco, secondo normativa, non può essere utilizzata da mezzi privati, rendendo così incerta la natura dell’intervento.

A evidenziare le tensioni interne alla maggioranza è stato il voto del Presidente del Consiglio comunale, Franco Di Biasi, che ha scelto di astenersi, marcando una posizione di distanza dall’indirizzo politico espresso dalla giunta e manifestando così una crepa evidente nel fronte interno della coalizione di governo.

La discussione in aula ha riportato alla luce le criticità legate alla gestione del patrimonio pubblico e alla definizione delle priorità amministrative. L’opposizione promette di continuare la battaglia politica su entrambi i fronti, richiedendo un confronto aperto e trasparente sulle scelte che, a loro dire, potrebbero ricadere in maniera onerosa sui cittadini senza portare ritorni concreti alla collettività.

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