Il 16 luglio ad Agropoli si festeggia la Madonna del Carmine con celebrazioni religiose, processione, spettacolo musicale e fuochi pirotecnici. Una tradizione che affonda le radici nel XVIII secolo.
Agropoli celebra la Madonna del Carmine: appuntamento domani
La comunità è pronta a rendere omaggio alla Madonna del Carmine, figura profondamente radicata nella devozione popolare locale. La celebrazione religiosa, in programma mercoledì 16 luglio, unirà momenti di preghiera, riflessione e condivisione a iniziative culturali e musicali, nel segno di una tradizione che attraversa i secoli.
Il programma della giornata
Il ricco calendario della giornata prevede celebrazioni eucaristiche sin dalle prime ore del mattino, con messe alle ore 06:00, 07:00, 08:00, 09:00, 10:00 e 11:00. A mezzogiorno sarà recitata la Supplica alla Madonna, mentre alle 18:30 si terrà la Santa Messa solenne. A seguire, la processione attraverserà le principali vie della zona: Via Madonna del Carmine, Via Taverne, Via Lombardia, Via Alcide De Gasperi, Via Dante Alighieri, per poi rientrare nel punto di partenza. In chiusura, fuochi pirotecnici illumineranno il cielo. La festa continuerà in serata: alle 21:30 è previsto lo spettacolo musicale della cover band “Da Lucio a Lucio”, dedicato ai grandi della musica italiana Lucio Battisti e Lucio Dalla. A mezzanotte, nuovo appuntamento con i fuochi d’artificio.
Una leggenda che affonda nel ‘700
La piccola chiesa della Beata Vergine del Carmine, situata nell’omonima frazione a sud di Agropoli, affonda le sue origini nel XVIII secolo. La tradizione narra che furono i baroni De Conciliis di Torchiara a volere una cappella privata nel giardino della loro residenza in località Piani. All’interno venne collocata una statua della Vergine del Monte Carmelo, venerata dai coloni e contadini del posto. Tuttavia, con il tempo, lo spazio risultò inadeguato e si decise di trasferire la statua a Torchiara, dove costruire una chiesa più ampia. Ma durante il tragitto, la statua si fece improvvisamente pesante, tanto da rendere impossibile il proseguimento del cammino. L’evento fu interpretato come un segno divino: la Madonna voleva restare ad Agropoli, diventando protettrice delle campagne.
Un simbolo di fede e identità
Il tempio attuale è orientato ad est, come molte chiese cilentane nate sotto l’influenza dei monaci basiliani giunti da Bisanzio nel 726 d.C., durante le persecuzioni iconoclaste. La statua della Madonna conserva una tipica iconografia occidentale, ma con chiari richiami bizantini: il Bambino è sorretto dalla mano sinistra, simbolo del cuore. Dalla mano destra pende un abitino, piccolo oggetto sacro che i fedeli indossano per voto e protezione. Un culto vivo, sentito e tramandato, che ogni anno richiama centinaia di fedeli e curiosi, unendo storia, fede e senso di appartenenza.