Inaugurata ad Agropoli la “Cassetta dei Pensieri”, dove chiunque può lasciare in forma anonima messaggi su disagi e difficoltà. Un progetto di psicologia di comunità promosso da Fra-menti. Lo riporta InfoCilento.
Agropoli, inaugurazione della “Cassetta dei Pensieri”
Ad Agropoli nasce un nuovo strumento di ascolto e vicinanza emotiva: è stata ufficialmente inaugurata la “Cassetta dei Pensieri”, iniziativa promossa da Atletica Agropoli, Le Giornate del Benessere e le psicologhe Francesca Carola e Francesca Chirico, fondatrici del progetto Fra-menti. La prima cassetta è stata installata presso il Centro Visite “Trentova Tresino”, ma a breve ne seguirà una seconda al Campo Sportivo “Raffaele Guariglia”, ampliando così le opportunità per la cittadinanza di esprimersi e ricevere supporto.
Scrivere per farsi ascoltare, anche in silenzio
Il principio è tanto semplice quanto significativo: chiunque potrà imbucare, in forma anonima, un pensiero, una richiesta, una difficoltà. Le psicologhe si occuperanno di raccogliere e analizzare i messaggi, fornendo risposte, riflessioni e spunti di condivisione attraverso contenuti pubblicati sui canali social del progetto, nel pieno rispetto della privacy. L’obiettivo è duplice: offrire sostegno a chi trova il coraggio di scrivere, ma anche raggiungere coloro che, pur vivendo un disagio, non riescono ancora a esprimerlo.
Le parole delle promotrici
«Volevamo portare la psicologia fuori dagli studi – ha spiegato Francesca Carola – rendendola parte della vita quotidiana delle persone». «Attraverso questi messaggi anonimi possiamo creare uno spazio protetto e autentico di confronto», ha aggiunto Francesca Chirico. Il progetto ha ricevuto da subito il sostegno delle realtà locali: «Il Centro Visite è un luogo simbolico per noi – ha dichiarato Angelo Palmieri, presidente di Atletica Agropoli – e crediamo che tutelare anche la salute psicologica sia un dovere, soprattutto per chi lavora sul territorio con i giovani».
Un piccolo gesto, un grande messaggio
La “Cassetta dei Pensieri” si propone come strumento concreto di prevenzione e inclusione, incoraggiando una cultura della salute mentale libera da pregiudizi, a partire dallo sport, dalla comunità e dal territorio. Un gesto semplice, ma dal profondo valore sociale: la salute mentale è un diritto di tutti, e riguarda tutti.