A Scafati un 19enne è stato condannato per stalking e aggressioni a un minore ospite di una comunità di recupero. Pena sospesa e percorso di recupero obbligatorio. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Scafati: 19enne condannato per stalking ai danni di un minore
Un ragazzo di 19 anni è stato condannato a un anno di reclusione, pena sospesa, per atti di stalking e aggressione ai danni di un minore ospite di una comunità di recupero a Scafati. La sentenza, emessa in rito abbreviato, prevede anche un programma di almeno sei mesi presso enti e associazioni dedicate al recupero del giovane.
Secondo quanto emerso dalle indagini della Procura di Nocera Inferiore, tra novembre 2024 e i mesi successivi il 19enne avrebbe messo in atto una serie di comportamenti vessatori verso un ragazzo di 14 anni. Gli episodi denunciati dai carabinieri, grazie alla testimonianza della vittima assistita da un educatore della comunità, parlano di insulti, aggressioni fisiche e minacce quotidiane che hanno generato nel minore un persistente stato di ansia e paura.
Gli episodi
Tra gli episodi documentati dagli investigatori: schiaffi al viso e pugni alla testa per accuse legate ad azioni del minore verso il cane della comunità o altre ragazze, tentativi di bruciare una pianta e un dito del ragazzo con un accendino, seguiti da pugni sulle gambe e sputi sulla nuca, minacce costanti, come: «Ti sto aspettando, appena ti alzi ti devo picchiare» o «Se vai dai carabinieri ti aspetto giù e ti spacco la testa». I carabinieri hanno raccolto testimonianze di familiari e del personale della struttura, riscontrando comportamenti ostili persistenti che hanno portato il GIP a emettere un divieto di avvicinamento alla comunità per il 19enne, che nel frattempo era stato allontanato.
La sentenza e il percorso di recupero
Difeso dall’avvocato Fabio Carusone, il giovane dovrà ora completare un programma di recupero della durata minima di sei mesi presso enti specializzati, finalizzato alla rieducazione e al reinserimento sociale. La pena resta sospesa, subordinata al rispetto di tale percorso. Un caso che mette in luce l’importanza della prevenzione e del monitoraggio all’interno delle comunità, soprattutto per la tutela dei minori più vulnerabili.