Afa e condizionatori in tilt e non funzionanti: chiuse le sale operatorie all’ospedale di Eboli. Interventi sospesi per le temperature insostenibili e impianti fuori uso. Protestano i medici: “Non si può lavorare così”. Lo riporta l’odierna edizione de La Città.
Afa e condizionatori in tilt: chiuse sale operatorie ad Eboli
Temperature soffocanti e impianti di raffreddamento in tilt: è questo lo scenario che, nella giornata di ieri, ha portato alla chiusura temporanea delle sale operatorie dell’ospedale di Eboli. La decisione è arrivata dopo una mattinata infernale in cui il caldo ha reso impossibile proseguire le attività chirurgiche in sicurezza.
L’allarme dei medici: “Condizioni insostenibili”
Il disagio è stato segnalato dal personale sanitario già nelle prime ore della giornata. “In inverno si lavora al freddo, ora soffriamo per il caldo. È una situazione inaccettabile”, si sono sfogati alcuni medici. L’impianto di climatizzazione centralizzato avrebbe ceduto sotto le alte temperature, trasformando le sale operatorie in veri e propri forni.
La decisione dello stop
Nel pomeriggio si è tenuto un vertice urgente tra il direttore sanitario Gerardo Liguori e il responsabile delle sale operatorie Fernando Chiumiento. Alla luce delle condizioni critiche, è stata disposta la sospensione degli interventi ordinari, in attesa dell’arrivo dei tecnici della ditta incaricata della manutenzione.
L’interruzione riguarda solo gli interventi programmati: le sale resteranno operative esclusivamente per emergenze gravi, come previsto dai protocolli sanitari in caso di urgenze che mettano a rischio la vita del paziente.
Un problema noto da tempo
Non è la prima volta che l’ospedale di Eboli finisce nel mirino per criticità strutturali e carenze negli impianti. Già nei mesi invernali erano state segnalate problematiche legate al malfunzionamento del riscaldamento. Ora, con l’arrivo del caldo estivo, si ripropone lo stesso problema in forma opposta, a conferma di una gestione che — secondo molti operatori — necessita di interventi strutturali più profondi e duraturi.