Con quasi 500mila passeggeri in 15 mesi e l’inaugurazione del nuovo terminal prevista nel 2026, l’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi e del Cilento diventa motore di sviluppo e occupazione per il territorio.
Aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi e Cilento: crescita record e nuove prospettive occupazionali
Con quasi 500mila passeggeri registrati nei primi quindici mesi dalla riapertura, l’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi e del Cilento si conferma tra le infrastrutture più dinamiche del Sud Italia. Un risultato che testimonia l’impegno dei lavoratori aeroportuali e l’azione costante della CGIL e FILT CGIL Salerno, che hanno sostenuto fin dall’inizio il potenziale dello scalo come volano di sviluppo economico, turistico e occupazionale per l’intera provincia.
Il futuro dello scalo trova conferma nell’inaugurazione della nuova aerostazione, prevista per marzo 2026, con quattro banchi check-in e tre gate di imbarco. La struttura supporterà l’aerostazione attuale, garantendo continuità operativa durante la temporanea chiusura di Capodichino per lavori sulla pista e assicurando servizi efficienti ai passeggeri.
Il progetto di sviluppo
Il progetto di sviluppo si estenderà fino al 2030 con la realizzazione di un nuovo terminal in grado di gestire fino a 4 milioni di passeggeri l’anno. L’investimento strategico porterà benefici diretti su occupazione, indotto e crescita territoriale, rafforzando il legame tra infrastrutture, turismo e qualità del lavoro.
La collaborazione tra Regione Campania e GESAC emerge come modello virtuoso, coniugando visione industriale e responsabilità sociale. Per CGIL e FILT CGIL Salerno, la crescita dello scalo deve avvenire nel rispetto dei diritti dei lavoratori, sicurezza, formazione e stabilità occupazionale. La sfida futura sarà consolidare un polo aeroportuale integrato, generando occupazione di qualità e valore aggiunto, garantendo dialogo costante con le organizzazioni sindacali e il rispetto delle clausole sociali nei servizi di terra e nei settori collegati.
L’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi e del Cilento non rappresenta solo un punto di accesso al territorio, ma un simbolo di innovazione, rinascita e speranza per il Mezzogiorno. Il contributo dei lavoratori e l’impegno sindacale saranno fondamentali per trasformare questa nuova fase in un’opportunità concreta di crescita e prosperità per la regione.