È scomparso improvvisamente nella notte tra venerdì e sabato, all’età di 65 anni, Matteo Amaturo, volto noto e amato del panorama culturale e sportivo salernitano. Amaturo era conosciuto da tutti come “lo spacciatore di emozioni”, soprannome che aveva fatto suo con ironia e affetto, rappresentazione autentica della sua personalità: una miscela di simpatia, umanità, talento comunicativo e passione viscerale per la radio, il teatro e la Salernitana come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Addio a Matteo Amaturo, lutto tra sport e spettacolo
Aveva mosso i primi passi nel mondo della comunicazione giovanissimo, ai microfoni di Radio Salerno Libera, dove la sua voce calda e avvolgente divenne presto un tratto distintivo. Da lì un percorso articolato, che lo condusse a collaborare con emittenti come Radio Bussola, con la Rai e a diventare speaker ufficiale della Salernitana. Nella giornata della sua scomparsa, proprio Radio Bussola lo ha ricordato con commozione: «La sua voce inconfondibile, la sua energia travolgente e il suo sorriso contagioso resteranno sempre con noi».
Dipendente della Asl – in pensione da pochi mesi dopo aver lavorato presso gli uffici amministrativi dell’ospedale di Battipaglia e della sede di via Nizza – Amaturo aveva però altre passioni che ne definivano l’essenza: la televisione, la scrittura, e soprattutto il teatro.
Fu la giornalista e attrice Cinzia Ugatti a coinvolgerlo per la prima volta sul palcoscenico, nel 2003, con lo spettacolo Spirito allegro. «Si lanciava nelle cose con entusiasmo, era una persona di una generosità speciale, sempre con una parola per tutti», racconta Ugatti. «Da quel giorno – aggiunge – siamo stati insieme in scena tantissime volte. Con lui se ne va un pezzo bello della città».
Amaturo ha calcato il palco fino all’ultimo. Il 3 luglio era in scena con Le Troiane di Euripide alla Tenuta dei Normanni. L’ultimo incontro risale a poche ore prima della scomparsa, durante una prova dello spettacolo Moby Dick, diretto da Andrea Carraro, in programma ai Barbuti. «Non l’ho mai visto litigare con nessuno – dice Carraro – era impossibile avere rancore verso di lui».
La sua ironia elegante e il sorriso lo avevano reso presenza fissa anche in tv, nella trasmissione Calcio nelle palle su Lira Tv. Su Facebook, con il profilo Matteo Le Magnifique Amaturo, condivideva pensieri e riflessioni, sempre all’insegna dell’emozione e dell’umorismo.
La passione sportiva gli scorreva nelle vene, ereditata dal padre Gigi, storico giornalista sportivo. Da giovane era stato portiere delle giovanili della Salernitana, squadra che ha sempre amato e seguito con dedizione. Un momento particolarmente sentito fu, per lui, la conduzione dello spettacolo per il centenario del club granata. Ma non meno importante era la pallanuoto, seguita con entusiasmo al Circolo Nautico Salerno, dove sognava con la calottina numero 8 dell’idolo Veliko Uskokovjc.
Innumerevoli i messaggi di cordoglio. La Salernitana lo ha definito «un amico sorridente, vicino a tutti», mentre il sindaco Vincenzo Napoli ha voluto ricordarne «il talento creativo e la profonda umanità». La camera ardente è stata allestita presso la Funeral Home Alfa, a Cappelle. I funerali si terranno domani alle ore 9.30, presso la chiesa dell’Immacolata di piazza San Francesco. Accanto alla figlia Ludovica, familiari, amici, colleghi e una città intera renderanno omaggio a una figura che ha saputo trasmettere calore, cultura e leggerezza con rara autenticità.