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Ad Avellino non passa il bilancio, sindaca Nargi senza maggioranza: rischio commissario

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La sindaca Nargi

La sindaca di Avellino, Laura Nargi, si è ritrovata ufficialmente senza maggioranza consiliare dopo la bocciatura del bilancio consuntivo 2024, avvenuta nella seduta del Consiglio Comunale di mercoledì 18 giugno.

Alle ore 18:57 l’esito del voto ha certificato l’assenza di una base politica solida: 13 i voti favorevoli, 18 i contrari, determinanti quelli dei consiglieri riconducibili alle aree del Partito Democratico e del gruppo dei festiani. Un colpo politico che sancisce la crisi ormai conclamata dell’amministrazione in carica da appena un anno.

Ad Avellino non passa il bilancio, sindaca Nargi senza maggioranza

Visibilmente provata, la sindaca ha preso la parola in aula per rivolgersi ai consiglieri e alla cittadinanza, tracciando un bilancio amaro dei suoi primi dodici mesi alla guida del Comune. Nargi ha parlato di tensioni costanti, trattative complesse e attacchi personali, raccontando l’isolamento istituzionale e umano vissuto nel corso del mandato. “Mi rivolgo ai consiglieri di Viva la Libertà e Davvero: non ho compreso le ragioni del vostro voto contrario. Come non ho compreso molte cose accadute in questi mesi, segnati da litigi incomprensibili”, ha dichiarato tra la commozione.

La sindaca ha denunciato una mancanza di rispetto nei suoi confronti, sia come figura istituzionale che come donna. “Pasolini, Borsellino e la parola rispetto erano tra le tracce della maturità proposte oggi agli studenti. Io quel rispetto non l’ho mai ricevuto”, ha affermato, ricordando episodi specifici che hanno segnato il suo percorso: dalla comunicazione mediatica che ne anticipava le dimissioni, alle frasi minacciose ricevute nel dicembre scorso.

Nargi ha poi lanciato un ultimo appello al senso di responsabilità: “Mi rivolgo ai consiglieri eletti da questa città, non ai partiti: mettiamo da parte le logiche di schieramento, pensiamo ad Avellino. Scusate, avellinesi”.

Palla al Prefetto

Ora la crisi politica entra nella fase amministrativa. Il Prefetto di Avellino è atteso alla trasmissione della diffida formale al Consiglio, la seconda in meno di un anno. In assenza di un’inversione di rotta, scadranno i tempi concessi per approvare il bilancio e sarà avviata la procedura di scioglimento del Consiglio Comunale. A seguire, la nomina di un commissario prefettizio traghetterà l’ente fino a nuove elezioni, che potrebbero tenersi nella primavera del 2026.

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