Il consigliere regionale Tommaso Pellegrino evidenzia i problemi causati dall’accorpamento delle ASL nelle aree interne della provincia di Salerno e assicura: “L’ospedale di Sapri non si chiuderà, anzi va rafforzato.” Lo riporta InfoCilento.
Sanità, la denuncia di Tommaso Pellegrino: “Accorpamento Asl”
La sanità nelle aree interne a Sud della provincia di Salerno resta un tema caldo, con crescenti preoccupazioni per la carenza di personale medico e la chiusura di importanti servizi come i Punti Nascita. Problemi che incidono profondamente sulla qualità della vita delle comunità locali e che richiedono risposte urgenti. A farsi portavoce di queste criticità è il consigliere regionale Tommaso Pellegrino, che nel suo intervento sottolinea come le difficoltà del territorio siano specchio di un problema più ampio che interessa tutta la Campania e l’Italia.
“Un prezzo alto pagato dalle aree interne”
“C’è una carenza di medici ormai evidente – spiega Pellegrino – e a questo si aggiunge lo svantaggio di essere un territorio periferico rispetto ai grandi centri urbani. Gli accorpamenti delle ASL, sebbene volti a una razionalizzazione, hanno creato non pochi problemi alle aree interne, che stanno pagando un prezzo molto alto.” Nonostante ciò, il consigliere evidenzia un segnale positivo: “Dopo anni siamo finalmente usciti dal commissariamento e presto termineremo anche il Piano di rientro. Questo ci darà la possibilità di programmare e investire senza i vincoli che ci hanno limitato finora.”
Difendere e valorizzare i territori
Pellegrino ribadisce con forza la necessità di tutelare i territori: “I nostri territori vanno difesi e bisogna pianificare una sanità che funzioni anche qui. L’ospedale di Sapri non si chiuderà, questo è chiaro e evidente. Al contrario, va rafforzato, considerando anche il valore turistico della città.” “Serve un investimento serio nella sanità locale, per garantire a tutti la possibilità di vivere con più serenità e sicurezza.”