La Corte di Cassazione ha ufficialmente aperto agli accordi prematrimoniali e ai patti stipulati durante il matrimonio per disciplinare le conseguenze di una possibile separazione. Con l’ordinanza numero 20415, la Suprema Corte ha stabilito la legittimità di un accordo in cui un marito si impegnava a restituire alla moglie le somme spese per ristrutturare un immobile di sua proprietà nel caso di scioglimento del matrimonio.
Il significato della decisione
La pronuncia rappresenta un passo significativo nella giurisprudenza matrimoniale italiana, tradizionalmente più restrittiva rispetto agli ordinamenti di altri Paesi, come quelli anglosassoni, dove i patti prematrimoniali sono prassi consolidata.
Nessun divieto nei confronti degli accordi tra coniugi
Nelle motivazioni, la Corte ha sottolineato che non esiste alcuna norma imperativa che vieti ai coniugi, sia prima sia durante il matrimonio, di riconoscere l’esistenza di un debito nei confronti dell’altro. Questa interpretazione apre la strada a una maggiore libertà contrattuale all’interno del rapporto coniugale, pur nel rispetto delle leggi vigenti.