Come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola, tutte le sigle sindacali hanno preso posizione sull’aggressione subita da un medico del Pronto soccorso di Polla, manifestando solidarietà e richiedendo interventi per la tutela del personale sanitario. L’episodio ha visto come protagonista un giovane di 23 anni, originario della Basilicata, arrestato immediatamente dopo l’aggressione.
Polla, medico aggredito: sindacati denunciano haters
In una nota congiunta, i delegati della Cisl, guidati dal segretario aziendale Vincenzina Cirigliano, insieme a Cervone, Procaccio e Climaco, hanno annunciato la costituzione come parte civile nel caso in cui si arrivi a un processo, oltre alla decisione di denunciare numerosi utenti dei social, definiti “haters”, che hanno commentato la vicenda con offese, denigrazioni e accuse infondate rivolte al personale sanitario. I commenti, sottolineano i rappresentanti sindacali, ledono non solo la dignità dei singoli professionisti, ma anche l’immagine dell’Asl e del Servizio Sanitario Pubblico nel suo complesso.
Anche l’Ugl Salute di Salerno ha espresso una ferma condanna dell’accaduto. Il segretario provinciale Luigi Marino ha evidenziato come «l’incidente di Polla rappresenti l’ennesimo atto di violenza contro chi ogni giorno lavora per salvare vite e garantire la salute dei cittadini», denunciando al contempo l’insufficiente protezione delle strutture sanitarie.
La Cgil, attraverso i suoi rappresentanti, ha osservato che l’episodio sottolinea due criticità principali: da un lato, la necessità per il personale del pronto soccorso di possedere ulteriori capacità operative, per capire quando sia opportuno allertare le forze dell’ordine senza interrompere l’assistenza ai pazienti; dall’altro, l’urgenza di misure concrete e strutturali che garantiscano la sicurezza di chi opera quotidianamente nelle strutture ospedaliere.








