Nel corso dell’ultima seduta del 2025 del Consiglio comunale di Salerno, svoltasi a Palazzo di Città, è tornato al centro del dibattito istituzionale il futuro del Parco del Seminario e delle aree circostanti. A riportare i contenuti dell’intervento è l’edizione odierna del quotidiano “Il Mattino”, che riferisce le dichiarazioni del consigliere comunale Fabio Polverino in merito a una possibile strategia finanziaria per rilanciare l’intervento di riqualificazione urbana atteso da tempo.
Parco del Seminario, ipotesi mutuo da sei milioni e progetto a lotti
Secondo quanto emerso in aula, l’amministrazione starebbe valutando il ricorso a un mutuo a tasso variabile con Cassa Depositi e Prestiti, finalizzato a sostenere un’operazione di restyling complessivo dell’area. L’importo necessario per l’intervento è stato quantificato in circa sei milioni di euro, una cifra che consentirebbe di affrontare in maniera strutturata il recupero del parco e delle zone limitrofe, considerate strategiche per l’equilibrio urbanistico e sociale del quartiere.
Il tema ha riacceso l’attenzione anche per via delle recenti polemiche legate all’esclusione dei lavori al Parco del Seminario dal piano triennale delle opere pubbliche. Un’assenza che aveva già suscitato reazioni critiche e che, durante la seduta consiliare, è stata nuovamente evidenziata dagli attivisti del movimento Salerno Invisibile. Nel corso dell’assise, i rappresentanti del gruppo hanno esposto uno striscione con la scritta “Troppe promesse, zero fatti”, richiamando l’attenzione dell’aula e sottolineando il perdurare di una situazione di stallo percepita dai residenti della zona.
Al termine della discussione, lo stesso Polverino ha incontrato gli attivisti, avviando un confronto diretto volto a chiarire le prospettive dell’intervento. In quell’occasione, il consigliere ha fornito rassicurazioni sul fatto che il progetto non sarebbe stato accantonato, ma piuttosto riorganizzato per consentire un avvio più rapido delle opere. Tra le ipotesi illustrate, quella di suddividere l’intervento complessivo in più lotti funzionali, così da rendere possibile l’apertura dei primi cantieri in tempi più brevi e offrire risposte concrete alle esigenze del quartiere.
La strategia a lotti consentirebbe di concentrare una prima fase sui lavori ritenuti prioritari, rinviando a un momento successivo gli interventi di maggiore complessità, tra cui quello relativo alla chiesetta presente nell’area. Una scelta che, secondo quanto spiegato, permetterebbe di superare alcune criticità operative e finanziarie, mantenendo al contempo una visione complessiva del progetto di riqualificazione.
Il tema del Parco del Seminario resta dunque aperto e torna ufficialmente nel dibattito politico cittadino, in attesa di sviluppi concreti sul piano amministrativo e finanziario. Le prossime decisioni dell’ente locale saranno determinanti per definire tempi, modalità e priorità di un intervento che continua a essere seguito con attenzione da istituzioni, associazioni e cittadini.







