Il carcere di Salerno soffre di grave sovraffollamento: 612 detenuti a fronte di 376 posti regolamentari. Il sindacato di polizia penitenziaria lancia l’allarme sulle condizioni degli agenti e sulle criticità organizzative.
Carcere di Salerno, grave sovraffollamento: sindacato lancia l’allarme
La Casa circondariale di Salerno vive una situazione di grave sovraffollamento, che rischia di portare l’istituto al limite del collasso. A denunciare le criticità strutturali e organizzative sono stati i vertici della F.s.a./C.n.p.p. – S.P.P. durante una visita sindacale, alla quale hanno partecipato il segretario nazionale Gina Rescigno, il segretario regionale Fabio Montalbetti e i segretari Roberto Capece e Annalisa Corrado.
Secondo il sindacato, a fronte di una capienza regolamentare di 376 posti, i detenuti presenti sono 612, un incremento drastico rispetto ai 432 registrati tre anni fa. La carenza di personale di Polizia penitenziaria rende difficile garantire i diritti fondamentali dei detenuti e gestire efficacemente i servizi, con un aumento delle aggressioni verbali e fisiche agli agenti.
Il sindacato evidenzia anche le difficoltà logistiche e la scarsità di fondi, elementi che compromettono la sicurezza sul lavoro e il funzionamento quotidiano dell’istituto. F.s.a./C.n.p.p. – S.P.P. invita il Governo a intervenire rapidamente e sottolinea l’importanza di politiche che migliorino la vita all’interno del carcere, oltre alla gestione dei posti detentivi. L’arrivo del nuovo direttore è visto come un’opportunità per affrontare le criticità, mentre il sindacato conferma la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni per tutelare agenti e detenuti.








