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Vallo della Lucania, le Giornate del Patrimonio Cilentano fanno tappa in città: focus sulle opere di Luigi Leuzzi

Vallo della Lucania, le Giornate del Patrimonio Cilentano fanno tappa in città: focus sulle opere di Luigi Leuzzi
Foto di archivio

Lunedì 15 dicembre 2025, alle ore 18, Vallo della Lucania ospiterà una nuova tappa delle Giornate del Patrimonio Cilentano, iniziativa ideata da Aniello Amato e dedicata alla valorizzazione dell’identità culturale del territorio. L’incontro, previsto nell’Aula Consiliare del Palazzo della Cultura, sarà incentrato sulle opere di Luigi Leuzzi, psichiatra, antropologo e autore di numerosi studi sul Cilento e sui cambiamenti della società contemporanea.

Vallo della Lucania, le Giornate del Patrimonio Cilentano fanno tappa in città

Nel corso della serata verrà affrontato il tema dei simboli identitari del Cilento odierno, con un approfondimento sul rapporto tra narcisismo sociale ed Empatismo, concetto che Leuzzi interpreta come atteggiamento positivo e come orientamento letterario e filosofico. A introdurre l’appuntamento sarà Giuseppe Palladino, mentre la conduzione sarà affidata ad Angelo Cortazzo. La scrittrice Antonella Casaburi modererà l’incontro, che prevede anche un dialogo aperto con il pubblico.

Il dibattito prenderà spunto soprattutto da due delle opere più recenti dell’autore: Il Cilento che resta, dedicato alle radici culturali e alla memoria collettiva del territorio, e Narcisismo e società, incentrato sulle dinamiche relazionali e sulle derive individualistiche dell’epoca contemporanea.

Le Giornate del Patrimonio Cilentano nascono con l’obiettivo di dare attuazione all’articolo 3 del programma europeo “Europa Creativa 2021-2027”, che sostiene la promozione della diversità culturale e linguistica e la valorizzazione del patrimonio immateriale. Il format è costruito per offrire una lettura interdisciplinare del territorio, coinvolgendo ambiti quali sociologia, dialettologia, antropologia, storia e archeologia.

Tra le iniziative previste rientrano giornate di studio e serate inserite nel Festival dei Dialetti Cilentani, un contenitore culturale animato da musica, poesia, teatro e performance in dialetto locale. Particolare attenzione è dedicata alla salvaguardia delle parlate cilentane, considerate tra le più articolate dell’intera Campania per la complessità dei sistemi vocalici e per la presenza di tratti riconducibili a diverse aree linguistiche, da quelle siciliane a quelle galloitaliche, panromanzo e marginali.

Il progetto, ideato da Amato e condiviso da numerosi studiosi e artisti, intende recuperare la storia locale attraverso l’uso del dialetto e il ricorso a discipline come l’antropologia, la gastronomia, la fitoterapia e l’archeologia.

L’iniziativa si sviluppa grazie alla collaborazione tra istituzioni ed enti del territorio, tra cui il Comune di Vallo della Lucania, l’Istituto musicale Goitre, l’omonima associazione, la Comunità Montana “Gelbison e Cervati” e Kairòs, canale YouTube dedicato alla cultura cilentana e giovanile. L’immagine del format è un’opera di Giancarlo D’Ambrosio che raffigura la ginestra cilentana, mentre la colonna sonora del progetto è Chesta è la tèrra mia, interpretata da Antonietta Speranza dei Koros Mediterraneo e tratta da una poesia di Giuseppe Liuccio.

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