Il ministro della Difesa Guido Crosetto presenta l’idea di una leva militare volontaria in Italia. Riservata a giovani, ex militari e professionisti, punta a rafforzare la riserva di 10mila persone nei settori strategici come la cybersicurezza.
Leva militare volontaria in Italia: la proposta del ministro Crosetto
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha rilanciato l’idea di introdurre in Italia una leva militare su base volontaria. Il progetto sarà formalizzato tramite un disegno di legge, che verrà discusso prima dal governo e successivamente dal Parlamento. L’obiettivo è creare una riserva composta da almeno 10mila persone, operative principalmente in ambiti strategici e di supporto, come la logistica e la cybersicurezza.
La proposta non prevede l’impiego diretto in prima linea: potranno aderire giovani, ex militari in congedo e cittadini con competenze specifiche – ad esempio medici, ingegneri o esperti in informatica. La leva servirà a rafforzare le capacità operative in caso di emergenze o catastrofi, senza trasformare il servizio militare in un’esperienza obbligatoria per i giovani.
Il modello italiano prende spunto dai sistemi francese e tedesco: in Francia, dal 2026, verrà avviato un servizio militare volontario di 10 mesi per ragazzi tra 18 e 19 anni, con un incremento progressivo fino a 10mila partecipanti; in Germania, invece, i diciottenni compilano questionari e vengono sottoposti a visite mediche per censire possibili candidati, con la partecipazione effettiva su base volontaria e l’opzione di obbligatorietà solo in casi estremi.
Tra le reazioni politiche, in maggioranza Forza Italia ha espresso prudenza, mentre Matteo Salvini ha rilanciato una proposta di servizio obbligatorio di sei mesi, dedicato a pronto soccorso, protezione civile, volontariato e altre attività civili. L’opposizione, invece, ha criticato l’ipotesi di leva obbligatoria, sottolineando la preferenza per un esercito professionale. La misura punta a rafforzare le forze armate italiane, oggi circa 160mila, creando una riserva volontaria capace di essere richiamata in caso di necessità, senza aumentare il numero dei militari attivi in prima linea.









