Parte da Cava de’ Tirreni il percorso giubilare “Giubileo for All”: sette tappe accessibili e inclusive tra chiese storiche della diocesi con abbattimento barriere architettoniche e cognitive.
Cava de’ Tirreni dà il via al percorso giubilare “Giubileo for All” in sette tappe
Martedì 25 novembre 2025 alle ore 19.00, presso la Basilica Maria SS. Incoronata dell’Olmo di Cava de’ Tirreni, prenderà il via la prima delle sette tappe del percorso giubilare “Giubileo For All”, l’unica iniziativa in Campania riconosciuta dalla Conferenza Episcopale Italiana per il Giubileo, dedicata al tema dell’accessibilità universale. Il progetto vede la partecipazione di partner locali come l’Abbazia Benedettina della Santissima Trinità, la Caritas Diocesana Amalfi-Cava e l’Associazione Archeoclub La Cava, impegnati a valorizzare i luoghi simbolo della città rendendoli fruibili a tutti.
Il calendario e le caratteristiche del percorso
Il percorso giubilare attraversa sette chiese dell’Arcidiocesi, da Cava de’ Tirreni a Positano, includendo tappe a Vietri sul Mare, Amalfi, Agerola e Tramonti. Ogni luogo di culto è stato reso accessibile abbattendo barriere architettoniche e cognitive, grazie a materiali descrittivi tradotti in LIS, Braille e lingua inglese. Le tappe offrono itinerari di fede e consentono di ammirare opere d’arte di rilievo, integrando patrimonio artistico, culturale e paesaggistico in un’esperienza spirituale inclusiva.
Presenze e coordinamento
All’evento inaugurale saranno presenti:
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S.E. Mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo di Amalfi – Cava de’ Tirreni
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Suor Veronica Donatello, Responsabile Ufficio Nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità CEI
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Don Francesco Della Monica, Direttore Caritas Diocesana Amalfi – Cava de’ Tirreni
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Paolo Landi, Presidente Archeoclub La Cava
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Anna Padovano Sorrentino, Coordinatrice del progetto Giubileo For All – Cava de’ Tirreni
Il progetto è finanziato dalla Legge di Bilancio 2025 della Regione Campania ed è realizzato sotto il coordinamento di don Beniamino D’Arco e don Mario Masullo, con la partecipazione del responsabile dell’Ufficio diocesano per i Beni Culturali, don Pasquale Imperati, e il supporto di don Andrea Pacella.








