La città di Salerno accende nuovamente i riflettori sulla sua vocazione culturale con la seconda edizione di “Qui fu Napoli, qui sarà Napoli”, la rassegna dedicata alla drammaturgia partenopea dall’Ottocento ai giorni nostri. L’iniziativa è promossa dal Consorzio La Città Teatrale, con il sostegno di Scabec, della Camera di Commercio e della Regione Campania. Gli spettacoli si terranno in sette teatri cittadini, trasformando Salerno in un unico palcoscenico diffuso dal 15 novembre al 29 dicembre.
Un viaggio nella tradizione teatrale partenopea
La rassegna propone un percorso tra testi classici e grandi autori, con un cartellone ricco di rappresentazioni in sette sale diverse della città. Dopo l’anteprima di metà novembre, il programma entra nel vivo con spettacoli distribuiti per oltre un mese.
Ecco le principali tappe:
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27 novembre – Teatro Arbostella (18.30 e 21.00)
“Pulcinella creduto donna Dorotea” di Antonio Petito, Compagnia All’Antica Italiana -
29 e 30 novembre – Teatro Nuovo (21.00 e 18.30)
“Miseria Bella” e altre farse di Peppino De Filippo, Compagnia Stabile -
7 dicembre – Teatro La Mennola (19.00)
“Ferdinando” di Annibale Ruccello, Compagnia La Piccola Crocchia -
8 dicembre – Piccolo Teatro del Giullare (18.30 e 20.30)
“In nome della madre” di Erri De Luca -
11 e 12 dicembre – Teatro Al Ridotto (18.00 e 21.00)
Spettacolo musicale “Voci e suoni di Napoli” -
21 dicembre – Teatro del Genovesi (19.00)
“Viviani Story”, Compagnia dell’Eclissi -
27 e 28 dicembre – Teatro Nuovo (21.00 e 18.30)
“Il Natale di Eduardo”, tre atti unici di Eduardo De Filippo -
29 dicembre – Teatro Nuovo (20.30)
“Nana” di Enzo Moscato, con Margherita Rago
Eventi gratuiti e prenotazione consigliata
Tutti gli spettacoli sono gratuiti, con prenotazione consigliata presso i singoli teatri. Una scelta che rende la rassegna un’opportunità di partecipazione culturale accessibile per tutta la comunità.
Una rete di teatri per valorizzare la cultura napoletana
Con sette sale coinvolte e un programma capace di unire tradizione e contemporaneità, “Qui fu Napoli, qui sarà Napoli” si conferma uno degli appuntamenti culturali più vivaci dell’inverno salernitano, celebrando la ricchezza del teatro napoletano attraverso testi, storie, musica e identità.








