Tre uomini sono stati arrestati a Camerota per truffe agli anziani con il classico schema del “falso parente”, sottraendo denaro e gioielli per decine di migliaia di euro. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Camerota, tre arresti per truffe agli anziani: decine di migliaia di euro sottratti
Tre persone sono finite nei guai per aver raggirato anziani e appropriarsi di ingenti somme di denaro e gioielli. Le vittime erano state convinte a consegnare denaro contante e preziosi attraverso il noto stratagemma del “falso parente” o del “finto dipendente delle Poste”. Le indagini, condotte dai carabinieri della stazione di Marina di Camerota sotto la direzione del comandante Francesco Carelli e coordinate dal procuratore capo di Vallo della Lucania Francesco Rotondo, hanno portato all’esecuzione di tre misure cautelari nei confronti di un 19enne di Benevento, un 26enne di Nola e un 38enne di Cicciano, tutti già noti alle forze dell’ordine per reati analoghi. Il più giovane è stato posto agli arresti domiciliari, mentre gli altri due devono rispettare l’obbligo di dimora nei rispettivi comuni.
Gli episodi
Le truffe contestate risalgono a marzo: a Marina di Camerota, una 89enne ha consegnato ai malviventi circa 11mila euro in contanti e gioielli per un valore stimato di 20mila euro. Nella frazione di Licusati, un’altra anziana è stata raggirata cedendo oltre 4mila euro. Un terzo tentativo è stato sventato grazie alla prontezza dei familiari.
Le indagini hanno sfruttato immagini dei sistemi di videosorveglianza e incroci di dati sugli spostamenti dei veicoli usati dai truffatori, consentendo di ricostruire il modus operandi. Non si tratta di episodi isolati: negli ultimi mesi i carabinieri avevano già fermato altri responsabili di raggiri simili a Licusati, Castellabate e Agropoli, spesso spacciandosi al telefono per ufficiali dell’Arma.








