Vincenzo Luciano, consigliere comunale di Aquara, è stato confermato presidente di Uncem Campania per i prossimi cinque anni. Al centro del congresso regionale temi su sviluppo sostenibile, comunità montane e relazioni città-montagna.
Aquara, Vincenzo Luciano confermato presidente Uncem Campania: focus su sviluppo sostenibile e montagna
Vincenzo Luciano, consigliere comunale di Aquara, è stato riconfermato presidente di Uncem Campania per i prossimi cinque anni, durante il Congresso Regionale Uncem svoltosi a Paestum dal titolo “Comuni e Comunità insieme. La montagna è speranza”. L’evento, ospitato all’Hotel Ariston, ha visto la partecipazione di amministratori locali e regionali, imprenditori agricoli delle aree montane e cittadini interessati allo sviluppo del territorio. Presenti anche il presidente nazionale Uncem, Marco Bussone, e numerosi rappresentanti delle comunità montane campane. La giornata ha rappresentato un momento di confronto sulle politiche attuate dai Comuni e dalle Comunità Montane e per delineare strategie future di sviluppo sostenibile.
Il congresso ha posto particolare attenzione alla classificazione dei Comuni montani. Luciano ha ribadito la posizione di Uncem, contraria a nuove classificazioni che potrebbero generare attriti e disparità, evidenziando invece la necessità di rafforzare i legami tra città e montagna, tra pianura e monte, promuovendo inclusione e collaborazione. “Questo Paese ha bisogno di alleanze e scambi, relazioni forti, non di frammentare o escludere. Includiamo e costruiamo comunità”, ha dichiarato il presidente campano. Il Congresso nazionale Uncem, in programma a L’Aquila il 12 e 13 dicembre, sarà l’occasione per sottolineare l’unità e il futuro delle Comunità Montane italiane, descritte da Luciano come “l’Appennino, la Montagna della Speranza del Paese”.
Il presidente nazionale Marco Bussone ha sottolineato il ruolo virtuoso della Campania, tra le quattro regioni italiane che hanno creduto nelle Comunità Montane: “Le Comunità Montane, enti intermedi tra Comuni, garantiscono sviluppo, progetti e servizi alle comunità. La nuova Regione, dopo le elezioni del 24 novembre, deve continuare a investire in questi enti, veri modelli di democrazia, partecipazione e coesione”.








