La mobilitazione popolare a difesa del punto nascita dell’ospedale di Sapri ha raggiunto ufficialmente le aule parlamentari. La petizione promossa dal Partito Socialista Italiano – Sezione di Sapri Golfo di Policastro, sostenuta da cittadini e amministratori locali, è stata trasmessa alle Camere e annunciata lo scorso 14 ottobre 2025 in Senato, durante la seduta n. 353.
Petizione del PSI per salvare il punto nascita di Sapri approda in Parlamento
L’iniziativa, identificata con il numero 1509, nasce dalla volontà di salvaguardare un presidio sanitario considerato essenziale per il Golfo di Policastro e per le aree interne limitrofe, dove l’accesso ai servizi di assistenza sanitaria risulta spesso complesso. Il punto nascita di Sapri, già più volte al centro di discussioni istituzionali e mobilitazioni civiche, rappresenta per i promotori un presidio irrinunciabile per garantire il diritto alla salute e alla sicurezza delle partorienti del territorio.
Tra i firmatari e promotori figurano Pasquale Sorrentino, consigliere provinciale di Salerno; Rosanna Pecorelli, consigliere comunale di Sapri; Antonio Pisani, segretario della sezione PSI di Sapri; e Gianfrancesco Caputo, consigliere nazionale del Partito Socialista Italiano. Il documento, trasmesso il 1° ottobre ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione, formula due richieste principali rivolte al Parlamento.
La prima è la concessione di una deroga per Sapri, affinché il Ministero della Salute possa autorizzare la continuità operativa del punto nascita, applicando il Protocollo metodologico del Comitato Percorso Nascite Nazionale. La seconda riguarda il riesame del cosiddetto “Decreto Balduzzi”, in particolare del parametro dei 500 parti annui previsto come soglia minima per mantenere attivo un reparto ostetrico. I promotori definiscono tale limite “anacronistico e insostenibile”, soprattutto alla luce della diminuzione della natalità in Italia e delle difficoltà logistiche dei territori periferici.
Dopo l’annuncio in aula, la petizione è stata assegnata alla 10ª Commissione permanente del Senato (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale), che ne seguirà l’iter procedurale previsto dall’articolo 141 del Regolamento di Palazzo Madama.
Soddisfazione è stata espressa dalla sezione socialista di Sapri per il risultato conseguito. Antonio Pisani e Gianfrancesco Caputo hanno dichiarato che il PSI continuerà a monitorare con attenzione i lavori della Commissione, auspicando che il Parlamento riconosca l’importanza di mantenere operativo il punto nascita. La petizione segna un nuovo passo nella battaglia per garantire servizi sanitari essenziali nelle aree decentrate del Mezzogiorno, dove la chiusura dei reparti ospedalieri rischia di aggravare ulteriormente lo spopolamento e l’isolamento delle comunità locali.