Cronaca Salerno, Salerno

Truffa milionaria all’Enel: a processo 17 imputati tra Salerno e Agro nocerino. Danno da 1,7 milioni di euro

Contatori manomessi, denunciati i titolari di due locali a Chiaia
Foto di repertorio

Un’inchiesta lunga e complessa, nata da una denuncia presentata da Enel nel 2015, approda oggi in aula con un processo che vede coinvolte 17 persone residenti tra Salerno, l’Agro nocerino sarnese e l’hinterland napoletano. Le accuse, a vario titolo, spaziano dal furto aggravato alla truffa, fino alla sostituzione di persona e al falso ideologico come riportato dal quotidiano Il Mattino.

Al centro del procedimento, un articolato sistema di frodi che avrebbe consentito a diversi soggetti di beneficiare di forniture di energia elettrica e gas senza pagare, per un danno complessivo stimato in oltre 1,7 milioni di euro.

Truffa milionaria all’Enel: a processo 17 imputati tra Salerno e Agro nocerino

Secondo la ricostruzione della Procura di Nocera Inferiore, le indagini – condotte dai carabinieri del nucleo operativo nocerino e della compagnia di Marcianise – hanno permesso di svelare un vero e proprio meccanismo industriale di manipolazione dei contatori. Le attività investigative, basate su intercettazioni, pedinamenti e perquisizioni, hanno portato alla luce manomissioni sistematiche dei dispositivi di misurazione, con alterazioni dei circuiti elettronici e installazione di radiocomandi in grado di interrompere i flussi di energia in modo fraudolento.

Le operazioni si concentravano soprattutto nei territori di Nocera Inferiore e Pagani, dove venivano coinvolte attività commerciali e industriali – tra cui panifici, supermercati e aziende di produzione – che avrebbero beneficiato di forniture ridotte o completamente sottratte al pagamento. Le società energetiche truffate non sarebbero state soltanto Enel ma anche altri operatori del settore, per importi significativi.

Uno degli episodi più emblematici riguarda un gruppo di sette persone, tra cui un dipendente Enel, che avrebbero attivato contatori intestandoli a soggetti inesistenti, utilizzando nomi e documenti falsi. Le volture fittizie, supportate da documentazione contraffatta e comunicate ai call center aziendali, avrebbero permesso di ottenere energia elettrica a costo zero. Solo in questo caso, il danno stimato supera i 9mila euro.

Secondo l’impianto accusatorio, quattro imputati avrebbero gestito direttamente la creazione e l’utilizzo delle false utenze, mentre un quinto – interno all’azienda – avrebbe fornito informazioni riservate per garantire il buon esito delle operazioni. A questi si aggiungono imprenditori locali che, attraverso gli stessi stratagemmi, avrebbero ridotto artificiosamente i consumi delle proprie attività produttive, ottenendo un vantaggio economico illecito.

Durante la fase finale delle indagini, quattro persone furono destinatarie di misure cautelari, tra cui il divieto di dimora e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Ora la parola passa al giudice monocratico del Tribunale di Nocera Inferiore, che dovrà valutare le singole posizioni e stabilire eventuali responsabilità. Nelle prossime udienze, verranno inoltre esaminati i profili temporali delle contestazioni per verificare l’eventuale maturazione della prescrizione per alcuni episodi.

La vicenda, per la sua complessità e l’entità economica del danno, rappresenta uno dei casi più rilevanti di frode energetica mai emersi nell’area salernitana, con ramificazioni che avrebbero coinvolto tecnici, imprenditori e dipendenti del settore in un intreccio di falsi e raggiri durato diversi anni.

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