Nel 2024 gli occupati a Salerno crescono di 21mila unità, ma aumenta il lavoro precario. In calo la disoccupazione. L’Inps chiede più aiuti per donne e giovani. Undici morti sul lavoro in provincia. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Undici vittime sul lavoro nel 2024, Inps Salerno: “Più occupati ma troppa precarietà”
Il mercato del lavoro in provincia di Salerno mostra segnali positivi, ma il quadro non è privo di ombre. Tra il 2023 e il 2024 gli occupati sono aumentati di oltre 21mila unità, raggiungendo quota 365mila lavoratori, ma cresce anche il peso della precarietà e dei contratti a termine. È quanto emerge dal Rendiconto sociale provinciale 2024 dell’Inps, presentato nei giorni scorsi a Salerno, che fotografa l’evoluzione del tessuto occupazionale e le nuove dinamiche del sistema produttivo locale.
I numeri dell’occupazione
Nel 2024 il Salernitano conta 137mila donne e 228mila uomini occupati, a fronte dei 344mila registrati nel 2023. «L’aumento di circa 21mila lavoratori testimonia una ripresa del sistema produttivo provinciale», ha spiegato Giovanna Baldi, direttrice dell’Inps di Salerno. Tuttavia, la tipologia dei contratti racconta una realtà più complessa: «Si moltiplicano le forme di lavoro intermittente e a termine. Le carriere diventano sempre più frammentate, anche nei livelli medio-alti, come dimostra il numero crescente di iscritti alla gestione separata», ha aggiunto Baldi.
Il saldo tra assunzioni e cessazioni nel 2024 resta positivo: 148.247 nuovi contratti contro 143.562 cessazioni. Ma scendono le assunzioni a tempo indeterminato — da 25.130 a 23.883 — mentre aumentano quelle a termine, passate da 72.831 a 78.785.
In crescita anche il part-time, salito da 70.758 a 73.736 contratti.
Il tasso di occupazione registra un incremento di oltre tre punti percentuali in due anni: dal 47,9% del 2022 al 51,4% del 2024, un dato superiore alla media regionale e nazionale. In parallelo, la disoccupazione scende dal 14,2% al 12,4%, e diminuisce — seppur lievemente — il numero degli inattivi, passati da 514mila a 505mila persone.
Giovani e donne al centro
«Dobbiamo investire su donne e giovani, due segmenti cruciali del mercato del lavoro — ha evidenziato Baldi —. Il loro contributo è essenziale per garantire nel lungo periodo la sostenibilità del sistema di welfare». La direttrice ha poi ricordato che Salerno è una delle province pilota nella sperimentazione della riforma sulla Disabilità. «Al 30 settembre — ha precisato — avevamo circa 16mila certificati unici presentati, con il 94,5% delle visite completate entro i termini. Ora entriamo nella fase più delicata: costruire il progetto di vita personalizzato, con l’accomodamento ragionevole che consenta una reale inclusione della persona, obiettivo principale della riforma».
Infortuni sul lavoro: un bilancio drammatico
Sul fronte della sicurezza, i numeri restano allarmanti. Secondo i dati dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente di Vega Engineering, aggiornati su base Inail, al 31 agosto 2024 si contano 11 vittime di incidenti mortali nella provincia di Salerno. L’indice di incidenza, calcolato sul totale degli occupati, è pari a 30,1.
«Domani — ha ricordato Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio — si celebra la 75ª Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, promossa dall’Anmil. È un momento di memoria, ma anche un appello per trovare soluzioni concrete a un’emergenza che, purtroppo, continua a ripetersi anno dopo anno».