La comunità di Amalfi è scossa dalla notizia della morte di Yura, 38 anni, bagnino molto conosciuto e apprezzato presso lo stabilimento balneare e ristorante Marina Grande. L’uomo, originario dell’Ucraina ma da anni residente in Costiera Amalfitana, era rientrato nella sua terra d’origine all’inizio del conflitto per unirsi alla difesa del proprio Paese.
Amalfi in lutto per Yura, il bagnino caduto in guerra in Ucraina
Con lo scoppio della guerra, Yura aveva deciso di lasciare la Costiera Amalfitana per tornare accanto alla sua famiglia e al suo popolo. La scelta, accolta con apprensione dagli amici e dai colleghi, era stata dettata dalla volontà di contribuire personalmente agli sforzi del suo Paese in un momento drammatico della storia recente.
Nelle ultime ore è giunta ad Amalfi la conferma della sua scomparsa. La notizia ha destato profondo dolore tra i tanti che lo avevano conosciuto durante gli anni di lavoro come bagnino e punto di riferimento per residenti e turisti. A Marina Grande era considerato una presenza costante, disponibile e sempre pronta al sorriso, qualità che lo avevano reso benvoluto da tutti.
La città si è stretta attorno alla moglie e ai figli, che ora affrontano il dolore per la perdita. Messaggi di vicinanza e cordoglio sono arrivati numerosi, testimonianza del legame profondo che Yura aveva costruito con la comunità amalfitana. Molti lo ricordano come un lavoratore instancabile e una persona di grande cuore, capace di unire la sua esperienza professionale alla gentilezza nei rapporti umani.
La vicenda di Yura, come quella di tanti altri connazionali che avevano lasciato l’Italia per tornare a combattere in Ucraina, mette in evidenza la drammaticità della guerra e i suoi effetti diretti anche sulle comunità locali italiane che li avevano accolti. Amalfi perde così non solo un bagnino apprezzato, ma soprattutto un uomo che aveva intrecciato con la città rapporti solidi e affettuosi.