Cronaca Salerno, Salerno

Al via il processo “appalti pilotati”: a giudizio Alfieri e altri cinque imputati, Comune parte civile

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Alfieri
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Oggi si apre il processo per la vicenda degli “appalti pilotati” a Capaccio Paestum: imputati l’ex sindaco Franco Alfieri e altri cinque. Il Comune si costituisce parte civile. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Processo appalti pilotati, Alfieri a giudizio a Vallo della Lucania: Comune di Capaccio Paestum parte civile

Si apre oggi al Tribunale di Vallo della Lucania il processo per la vicenda degli appalti della pubblica illuminazione a Capaccio Paestum. Sul banco degli imputati l’ex sindaco ed ex presidente della Provincia di Salerno, Franco Alfieri, insieme a familiari, ex collaboratori e imprenditori del settore.

La costituzione di parte civile

La prima udienza sarà dedicata alle questioni preliminari, tra cui la richiesta del Comune di Capaccio Paestum di costituirsi parte civile per ottenere un risarcimento dei danni, anche d’immagine, derivanti dalla vicenda. Una scelta che aveva già generato polemiche quando fu deliberata dalla giunta Alfieri e che l’attuale amministrazione, guidata dal sindaco Gaetano Paolino, ha confermato. A rappresentare l’ente in aula sarà l’avvocato Raffaele Carpinelli.

Gli imputati e le accuse

Oltre ad Alfieri, figurano tra gli imputati la sorella Elvira, l’ex capostaff Andrea Campanile, il tecnico comunale Carmine Greco e i vertici della società Dervit, Vittorio De Rosa e Alfonso D’Auria. Le contestazioni vanno dalla turbata libertà degli incanti alla corruzione, fino alla falsità ideologica.

Secondo la Procura, l’appalto per l’adeguamento e l’efficientamento energetico della pubblica illuminazione, aggiudicato alla Dervit, sarebbe stato condizionato da un patto illecito: la società avrebbe garantito un subappalto da 230mila euro alla Alfieri Impianti di Torchiara, legato a un’altra commessa a Battipaglia. Un ulteriore capo d’imputazione riguarda la lettera che Alfieri, da sindaco, inviò alla Regione Campania dichiarando che la gestione dell’illuminazione fosse ancora comunale, nonostante fosse già passata alla Dervit.

La fase processuale

Il procedimento, avviato inizialmente a Salerno e poi trasferito per competenza territoriale, parte con giudizio immediato su richiesta della Procura cilentana. A rappresentare l’accusa sarà il procuratore capo di Vallo della Lucania, Francesco Rotondo, titolare dell’inchiesta. La posizione di Alfieri resta la più delicata: arrestato il 3 ottobre 2024 e inizialmente detenuto a Fuorni, si trova da quasi un anno ai domiciliari, misura non attenuata nonostante i ricorsi della difesa. Stessa situazione per De Rosa, anch’egli ai domiciliari. Gli altri imputati sono tornati in libertà, ad eccezione del tecnico comunale Greco, che ha mantenuto il proprio incarico. A difendere gli imputati ci sarà un collegio di avvocati composto da Antonello Natale, Agostino De Caro, Domenicantonio D’Alessandro, Cecchino Cacciatore ed Enrico Tedesco.

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