Cronaca Salerno, Salerno

Salerno pronta allo sciopero USB per la Palestina: presidio al varco di Ponente

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Porto di Salerno
Porto di Salerno

Lunedì 22 settembre Salerno sarà nuovamente al centro della mobilitazione promossa dall’Unione Sindacale di Base (USB) a sostegno della Palestina. Lo sciopero, che coinvolgerà 67 piazze italiane, chiederà la fine del genocidio, la sospensione di ogni rapporto commerciale e accademico con Israele e l’interruzione del transito di armi nei porti italiani.

Salerno pronta allo sciopero USB per la Palestina

In città, a partire dalle 9:00, il varco di Ponente in via Ligea ospiterà un presidio aperto a cittadini, associazioni e comitati. L’USB segnala una partecipazione particolarmente ampia: “Riceviamo continue adesioni da lavoratrici e lavoratori interessati allo sciopero – afferma Paolo Bordino, dell’Esecutivo Regionale USB –. Questo testimonia un desiderio diffuso di partecipazione che va oltre l’appartenenza sindacale e si traduce in un chiaro rifiuto delle politiche del governo nazionale e dei crimini commessi in Palestina”.

Secondo l’USB, le industrie italiane, tra cui Leonardo, sarebbero coinvolte nella fornitura di armamenti a Israele, con un impatto economico diretto testimoniato dalla crescita dei titoli in borsa dall’inizio delle operazioni militari.

Lo sciopero segue dieci giorni di mobilitazioni a Salerno: dal presidio al Porto del 13 settembre contro il passaggio della nave Marla Bloom, fino alla manifestazione sulla spiaggia di Santa Teresa, per concludersi con l’azione di martedì scorso a Palazzo Sant’Agostino. In quell’occasione, attivisti e militanti hanno interrotto un incontro istituzionale sul Porto di Salerno, ribadendo che la struttura non può essere utilizzata come snodo per traffici di armamenti destinati al conflitto in Palestina.

Lunedì la città vivrà dunque una giornata di protesta diffusa, con lo sciopero USB a fare da momento culminante di una mobilitazione che unisce questioni sindacali e impegno politico internazionale.

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