È partita l’attività della commissione nominata dal Prefetto di Salerno, Francesco Esposito, su delega del Ministro dell’Interno, per accertare eventuali infiltrazioni criminali nell’amministrazione comunale di Sarno. Lo riporta l’edizione odierna de Il Mattino.
La Commissione, si è insediata ieri, lunedì 15 settembre, è composta da: Gabriella D’Orso, viceprefetta in quiescenza, Roberto di Legami, dirigente generale della Polizia di Stato in quiescenza, Antonio Arangio, funzionario dell’Amministrazione dell’Interno.
Commissione d’indagine al Comune di Sarno: verifiche su un fondo agricolo
La Commissione sta analizzando gli atti prodotti nell’ultimo anno di gestione, con particolare attenzione a un fondo agricolo che non sarebbe stato revocato al nipote di Massimo Graziano. Quest’ultimo è ritenuto a capo di un’organizzazione dedita all’usura e alle estorsioni ed è coinvolto in una nota inchiesta giudiziaria.
Il nome di Graziano compare anche in relazione alla moglie, l’avvocatessa Rubina Pignataro, che in passato faceva parte del Nucleo di Valutazione del Comune di Sarno. La sua nomina fu revocata lo scorso marzo dal sindaco Francesco Squillante, dopo che la legale era stata colpita da un provvedimento interdittivo all’esercizio della professione, in quanto moglie di uno degli indagati nell’operazione della Guardia di Finanza che portò a 28 misure cautelari.
Gli obiettivi delle verifiche
La commissione di accesso agli atti resterà in carica per tre mesi, con possibilità di proroga per ulteriori tre, se necessario. L’obiettivo principale sarà stabilire se l’attività amministrativa del Comune di Sarno sia stata influenzata o meno da fenomeni di infiltrazione mafiosa o da condizionamenti legati alla criminalità organizzata.