Segnali positivi per il mercato del lavoro arrivano dalla provincia di Salerno. I dati di settembre, diffusi dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro ed elaborati dall’Ufficio studi della Camera di Commercio di Salerno, indicano un aumento in doppia cifra delle previsioni occupazionali rispetto allo stesso mese del 2024. Una tendenza che, secondo le stime, proseguirà fino a novembre come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Lavoro, Salerno in crescita: previste oltre 9.500 assunzioni
Per il solo mese di settembre sono attese 9.560 nuove assunzioni, pari a un incremento del 14,7% su base annua. Estendendo l’orizzonte al trimestre settembre-novembre 2025, si prevedono 27.260 ingressi complessivi nel mondo del lavoro, con una crescita dell’8% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.
A trainare l’occupazione sono i servizi, che registrano un +21,6% nel mese. L’espansione compensa il calo del commercio, in flessione del 10,8% a settembre e del 7% nel trimestre, e la lieve contrazione dell’industria (-2%).
I settori trainanti
Due comparti spiccano per risultati particolarmente rilevanti. Il primo è quello dei servizi alla persona, che segna un aumento del 40,8% nel mese e del 43% nel trimestre. Secondo gli analisti, si tratta di un comparto che continua a fungere da motore per l’occupazione locale, alimentato dalla crescente domanda di assistenza, benessere e servizi domiciliari.
Il secondo settore in forte ripresa è quello legato a turismo, alloggio e ristorazione. Qui l’incremento è del 57,4% su base annua e del 21,8% su base trimestrale, a conferma della vocazione turistica del territorio e della spinta derivante dalla stagione estiva appena conclusa.
Le tendenze occupazionali
Il confronto con i dati regionali e nazionali mostra la portata del fenomeno: in Campania le previsioni occupazionali per settembre toccano quota 47.700 assunzioni, mentre in Italia superano le 569.000.
Nel Salernitano, il 17% dei contratti previsti sarà stabile (tempo indeterminato o apprendistato), mentre l’83% avrà durata a termine. Le assunzioni si concentreranno per il 67% nei servizi e per il 73% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 18% delle entrate interesserà dirigenti, tecnici e professionisti specializzati, dato leggermente inferiore alla media nazionale del 20%.
Non mancano le difficoltà: circa il 40% delle imprese segnala problemi nel reperire figure adeguate, un dato in lieve calo rispetto al 42% rilevato un anno fa. Le previsioni evidenziano inoltre che il 24% delle nuove assunzioni riguarderà giovani under 30 e il 16% lavoratori immigrati.