Cronaca Salerno, Salerno

Eboli, appalto rifiuti da 50 milioni: il Tar respinge l’eccezione di Sarim

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Si complica la posizione della Sarim nella gara per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani del Comune di Eboli, un appalto pluriennale da oltre 50 milioni di euro complessivi, pari a circa 7 milioni di fatturato annuo. Una questione preliminare sollevata dai legali Sigismondo Lettieri e Valentina Montone rischia di escludere l’azienda, difesa dagli avvocati Lorenzo Lentini e Feliciana Ferrentino.

Eboli, appalto rifiuti da 50 milioni

La società aveva contestato al Comune la scelta di fissare l’importo annuo dell’appalto a 5,9 milioni di euro, cifra ritenuta troppo bassa rispetto ai 7,2 milioni validati dallo stesso ente per il 2023. Secondo Sarim, l’aggiunta di servizi ulteriori avrebbe dovuto portare a un incremento della spesa, non a una riduzione, rendendo così impossibile formulare un’offerta adeguata.

Il Tar di Salerno, richiamando una recente giurisprudenza del Consiglio di Stato, ha accolto l’eccezione preliminare sollevata dai legali del Comune, evitando di entrare nel merito della congruità dei calcoli. In questo modo è stata scongiurata la sospensione della gara e la nomina di un consulente tecnico, come invece accaduto in passato nel contenzioso tra Sarim e il Comune di Castellabate.

L’amministrazione, guidata dal sindaco Mario Conte con delega all’ambiente affidata a Nadia La Brocca, rivendica così la legittimità della procedura, sottolineando che i costi di gestione del servizio incidono direttamente sulla tariffa Tari a carico dei cittadini. Resta ora da verificare se la scelta operata dall’ente comporterà un effettivo contenimento delle tariffe.

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