Da più di quarant’anni il Premio Sele d’Oro Mezzogiorno rappresenta uno dei momenti più significativi di riflessione, dialogo e promozione culturale nel Sud Italia. All’interno di questa cornice, il SeleTeatroFest “Il Mondo in scena”, giunto alla sua 27ª edizione come Festival Teatrale Internazionale, si è progressivamente imposto come sezione autonoma e riconoscibile, capace di trasformare il teatro in uno strumento di comunità, confronto e crescita. Dal 4 al 7 settembre 2025, l’Auditorium Comunale “Sandro Rufolo” di Oliveto Citra ospiterà la nuova edizione della rassegna, confermando la vocazione di palcoscenico del mondo.
Il SeleTeatroFest non è una rassegna come le altre. Nato con una forte vocazione sociale, ha saputo evolversi senza perdere di vista la propria missione: dare spazio a linguaggi teatrali che interrogano il presente e aprono scenari di riflessione su giustizia, ambiente, memoria, identità e diritti umani. Le compagnie coinvolte, spesso emergenti o legate a contesti di sperimentazione, portano sul palco storie capaci di intrecciarsi con la vita reale, generando processi di consapevolezza e cittadinanza attiva.
Gli spettacoli trovano casa non solo nell’Auditorium, ma anche in spazi alternativi che trasformano il territorio in palcoscenico diffuso. Questo radicamento fa sì che il teatro non sia vissuto come intrattenimento isolato, bensì come esperienza collettiva che appartiene a tutta la comunità.
Una delle caratteristiche più distintive del SeleTeatroFest è la sua apertura al mondo. L’edizione 2025 porta a Oliveto Citra artisti da Lettonia, Lituania, Marocco, Iran e Italia, confermando un respiro globale che negli anni è stato consolidato grazie ai progetti Erasmus+. Questi percorsi hanno coinvolto giovani performer e operatori culturali da Paesi europei ed extraeuropei, dando vita a spettacoli multilingue, residenze artistiche itineranti e workshop condivisi. La contaminazione culturale diventa così valore aggiunto: non si tratta soltanto di ospitare spettacoli, ma di costruire ponti tra comunità diverse, permettendo al pubblico locale di vivere esperienze uniche e di sentirsi parte di una rete teatrale internazionale.
Il programma di quest’anno offre un percorso variegato, capace di alternare drammaturgie contemporanee, riletture di classici e creazioni visionarie. Si parte giovedì 4 settembre con l’apertura ufficiale e lo spettacolo Eternity, portato in scena dallo Youth Studio of the Theater Yorick di Rēzekne (Lettonia), per la regia di Larisa Ščukina. Venerdì 5 settembre sarà la giornata dedicata al dialogo tra Europa e Africa: dapprima con Bona Sforza. Addio del Cultural Center Theater di Anykščiai (Lituania), diretto da Jonas Buziliauskas, proposto fuori concorso; a seguire, l’Antigone liberamente adattata da El Amalki Saoudi e diretta da El Habib Nounou, con la compagnia Artgana di Tiznit (Marocco).
Il 6 settembre riflettori sull’Italia: il Collettivo Due Punti di Milano presenta The Tube, firmato da Alessandra Marino e diretto insieme a Giulia Corselli e Alberta Palmisano, mentre in serata la compagnia romana Colori Proibiti guidata da Stefano Napoli propone Circus Dark Queen, spettacolo che unisce atmosfere visionarie e sperimentazione scenica. Domenica 7 settembre, ultima giornata del festival, sarà interamente dedicata al dialogo con il Medio Oriente e con il territorio italiano: The Love, del regista iraniano Jafar Mahyari e della compagnia Zendegi Theater & Film Company di Teheran, aprirà la serata; seguiranno l’incontro con il ballerino Rosario Guerra e lo spettacolo conclusivo Doppio gioco da Escurial, adattato da Luigi Facchino con la compagnia Torre del Drago APS di Bitritto (Bari).
A scandire le giornate ci saranno anche gli Smart Cafè al Bibliocafè e i momenti di accompagnamento alla visione a cura di Agita, pensati per avvicinare il pubblico ai linguaggi scenici e stimolare una riflessione più profonda sugli spettacoli.
Elemento centrale del SeleTeatroFest è la Giuria Popolare, composta da cittadini che vengono formati nel corso dell’anno attraverso laboratori e percorsi di avvicinamento. Una scelta che ribadisce la natura partecipativa della rassegna, dove il pubblico non si limita ad assistere ma diventa parte integrante del processo critico e creativo. In questo modo, il festival si distingue nel panorama nazionale come esperienza che unisce arte e cittadinanza, coinvolgendo giovani, scuole, associazioni e realtà culturali del territorio.
Il SeleTeatroFest si conferma dunque come un laboratorio culturale unico, in cui il teatro diventa veicolo di cambiamento, dialogo e apertura al mondo. Oliveto Citra, grazie al Premio Sele d’Oro Mezzogiorno, si proietta nuovamente in una dimensione internazionale, ospitando un festival che riesce a coniugare radici locali e visioni globali.
Il programma completo del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno è consultabile sul sito ufficiale seledoro.eu. Informazioni e aggiornamenti sono disponibili anche sulle pagine Facebook Sele Teatro Fest e Premio Sele D’Oro Mezzogiorno e sui profili Instagram @sele_teatro_fest e @seledoromezzogiorno.