La coalizione di centrodestra in Campania valuta Annarita Patriarca come possibile candidata governatrice alle elezioni regionali, per superare i veti interni e attrarre consenso dal centrosinistra.
Elezioni Regionali Campania, Patriarca per il centrodestra
E se fosse una donna il candidato presidente per il centrodestra in Campania? Una possibilità che, nei giorni scorsi è stata paventata anche dal coordinatore regionale di Forza Italia Fulvio Martusciello che ha avanzato questa possibilità per sbloccare la situazione di impasse in cui è piombata la coalizione.
Il gioco di veti incrociati tra Fratelli d’Italia e la compagine azzurra, impedisce l’investitura ai due coordinatori regionali Edmondo Cirielli e Fulvio Martusciello. La Lega, che pure si era affacciata nella corsa alla presidenza, ha virato sul Veneto lasciando campo libero agli alleati sulla Campania. Il nome di Giosy Romano, coordinatore delle aree Zes, messo sul tavolo nella speranza di superare le resistenze che attualmente ci sono tra i vari partiti non ha trovato l’accordo di tutti. E allora la possibilità di avere una governatrice diventa più di una suggestione.
Lo ha capito bene l’ex ministro Mara Carfagna che ha cercato di approfittare della situazione per andare ad occupare questa casella. La Carfagna, per quanto autorevole, non può essere il candidato del centrodestra in quanto ‘sconta’ il suo passaggio in Azione, formazione con la quale è stata eletta in Parlamento. Il nome nuovo che potrebbe mettere tutti d’accordo sembra essere quello di Annarita Patriarca, deputata di Forza Italia che ha ottimi rapporti anche con l’ala caldoriana del centrodestra e che ‘sfonda’ nel centrosinistra laddove già sta facendo proseliti per la sua lista.
Appare del tutto evidente che, per vincere in Campania, il centrodestra deve trovare una figura capace di drenare consenso dall’altra parte del campo e la Patriarca è in grado di farlo. Nella corsa alle regionali porterebbe in dote una lista già pronta (visti i tempi ristretti non è cosa da poco) che si andrebbe ad aggiungere a quelle del centrodestra. Non va dimenticato che, soprattutto nel primo mandato, Vincenzo De Luca ha battuto il centrodestra e Stefano Caldoro grazie alla forza delle sue civiche trasversali.
E’ napoletana, aspetto non secondario dopo dieci anni del salernitano De Luca, visto che la provincia partenopea raccoglie più della metà dei consensi del resto della Regione e, in più, per tradizione familiare (è figlia del senatore Patriarca) è in grado di intercettare quell’elettorato democristiano dalla cui oscillazione è sempre dipeso il risultato finale delle elezioni in Campania da quando c’è il sistema dei poli. Ha, a dispetto dell’età, una solida esperienza amministrativa che l’ha vista essere prima sindaco, poi consigliere regionale e, infine, parlamentare il che la rende pronta a mettersi a capo di un ente complesso come quello di Palazzo Santa Lucia. Le diplomazie sono al lavoro, staremo a vedere…