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Sanità in Campania: Comitati civici chiedono la riapertura dei punti nascita di Sessa Aurunca, Piedimonte Matese e Sapri

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L'ospedale di Sapri
L'ospedale di Sapri

I Comitati civici dei territori dell’Alto Casertano e di Sapri sollecitano il Ministero della Salute e la Regione Campania per la riapertura in deroga dei punti nascita pubblici, chiusi per mancanza della soglia minima di parti annui. Lo riporta InfoCilento.

Comitati civici chiesta riapertura dei punti nascita di Sapri

Un fronte civico si mobilita in Campania per la riapertura dei punti nascita di Sessa Aurunca, Piedimonte Matese e Sapri, chiusi a seguito della Delibera regionale n.418 del 23 giugno 2025, che ha previsto la riorganizzazione dei presidi secondo l’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010.

La chiusura è motivata dalla soglia minima di 500 parti annui, fissata dalla normativa nazionale. Tuttavia, le deroghe sono possibili per strutture collocate in “aree disagiate”, caratterizzate da difficoltà oro-geografiche e tempi di percorrenza elevati. Proprio queste criticità sono state riconosciute dalla Legge Regionale n.11 del 22 luglio 2025, che individua i comuni coinvolti come zone svantaggiate per l’accesso ai servizi sanitari.

La riapertura in deroga

I Comitati civici dei tre territori sottolineano che la riapertura in deroga non è solo possibile, ma doverosa per tutelare la salute materno-neonatale e garantire l’equità territoriale. Nel documento ufficiale, chiedono di essere ascoltati dal Ministero della Salute per ottenere l’autorizzazione necessaria.

Un ulteriore punto critico riguarda il rapporto tra sanità pubblica e strutture private. Le ASL, registrando un calo dei parti nei presidi pubblici, non hanno modificato le convenzioni con case di cura private, che sottraggono utenza e risorse. I Comitati affermano che, rivedendo queste convenzioni, i punti nascita pubblici sarebbero in grado di raggiungere la soglia dei 500 parti annui.

La mobilitazione è già in corso: migliaia di cittadini si sono riversati nelle piazze di Sessa Aurunca, Piedimonte Matese e Sapri per chiedere lo stato di diritto alla salute, sancito dall’articolo 32 della Costituzione. L’appello è rivolto ai Parlamentari campani, al Presidente della Regione, ai Direttori Generali delle ASL e ai Sindaci, affinché partecipino a un incontro urgente con il Ministero della Salute. L’obiettivo dichiarato è definire un percorso stabile e continuativo, superando le deroghe temporanee e garantendo servizi sanitari pubblici adeguati, sicuri e accessibili per tutte le comunità coinvolte.

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