Cronaca Salerno, Salerno

Femminicidio di Tina Sgarbini, la UIL: «Educazione, prevenzione e tutele concrete per fermare la violenza»

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Carmelo Barbagallo, Patrizia Spinelli e Ciro Marino
Carmelo Barbagallo, Patrizia Spinelli e Ciro Marino

Il sindacato UIL si è espresso dopo il femminicidio di Tina Sgarbini avvenuto a Montecorvino Rovella: «Non basta l’indignazione, servono prevenzione, educazione e tutele concrete per fermare la violenza di genere».

Femminicidio di Tina Sgarbini, la nota di UIL

Il femminicidio di Tina Sgarbini scuote ancora una volta la coscienza collettiva. «Un dolore e un’indignazione che si rinnovano a ogni nuova tragedia – sottolinea la UIL – mentre restano le vittime: donne private della loro dignità e figli che perdono per sempre l’amore di una madre». Il sindacato ribadisce che il femminicidio non è un fatto privato, ma un dramma sociale che richiede l’impegno congiunto di istituzioni, famiglie, mondo del lavoro e scuola.

Secondo la UIL, il primo fronte su cui intervenire è l’educazione: «La scuola è il luogo dove emergono i primi segnali di disagio e violenza. Servono percorsi strutturali e permanenti che insegnino ai ragazzi il rispetto delle differenze, la gestione delle emozioni e il rifiuto di ogni forma di sopraffazione».

L’autonomia economica delle donne

Accanto all’aspetto educativo, il sindacato chiede misure per rafforzare l’autonomia economica delle donne, attraverso politiche attive per l’occupazione femminile, incentivi alle imprese che assumono donne in modo stabile e tutele contrattuali specifiche per chi denuncia abusi, comprese misure di protezione e congedi retribuiti. «Non basta l’indignazione – ribadisce la UIL – serve una rete reale di protezione: centri antiviolenza finanziati con fondi stabili, servizi sociali pronti a intervenire, strumenti sindacali e istituzionali in grado di offrire ascolto, accoglienza e orientamento».

Il sindacato si impegna inoltre a rafforzare la propria presenza nei luoghi di lavoro con sportelli dedicati e percorsi di sostegno. «Il femminicidio è una ferita alla democrazia e alla dignità della persona. Non guarderemo dall’altra parte». Un impegno che trova eco nelle parole di Papa Francesco, ricordate dalla UIL: «Le varie forme di maltrattamento che subiscono molte donne sono una vigliaccheria e un degrado per l’umanità. Non possiamo guardare dall’altra parte».

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