Dopo l’arrivo a Sorrento, il servizio Uber si prepara a estendere la sua presenza a Positano e lungo l’intera Costiera Amalfitana, una delle mete turistiche più amate d’Italia. L’obiettivo è intercettare la forte domanda di mobilità privata che cresce nei mesi estivi, offrendo ai viaggiatori un servizio rapido e digitalizzato.
Taxi e NCC in difficoltà
L’ingresso della piattaforma coincide con un periodo complicato per il settore tradizionale di taxi e NCC (noleggio con conducente), che quest’anno ha registrato un calo del lavoro rispetto alla passata stagione. Alcuni operatori locali, pur consapevoli dei guadagni più bassi (Uber trattiene circa il 30% delle entrate), stanno valutando la possibilità di collaborare con l’app per garantire comunque un flusso costante di clienti.
Il debutto di Uber potrebbe cambiare gli equilibri del comparto: da un lato rappresenta un vantaggio per i turisti, che avrebbero accesso a un servizio più immediato e digitale; dall’altro solleva dubbi e preoccupazioni tra gli operatori storici, che temono un’ulteriore riduzione dei margini di guadagno.
La sfida tra innovazione e tradizione
La vera sfida per la Costiera sarà quella di conciliare innovazione e tradizione. In un territorio caratterizzato da una domanda altissima di trasporto, ma anche da criticità strutturali legate alla viabilità, al traffico estivo e alla tutela del lavoro locale, l’arrivo di Uber apre un dibattito destinato a proseguire a lungo.