La proposta avanzata da alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle di creare una nuova ASL a sud di Salerno è l’ennesima dimostrazione di come, in nome della propaganda e del consenso elettorale, si continui a immaginare soluzioni che vanno a danno del Cilento Nord. Lo dichiarano dal Comitato pro territorio.
Basta propaganda: il Cilento Nord non sarà più serbatoio di numeri per altri
“Questo territorio rappresenta oltre il 50% della popolazione di tutto il Cilento, con un bacino che supera gli 80.000 abitanti stabili nei mesi invernali e che cresce in maniera esponenziale durante la stagione turistica. Eppure, nonostante il peso demografico ed economico, il Cilento Nord continua a essere trattato come un territorio “secondario”, utile solo a garantire numeri e servizi che poi vengono trasferiti altrove, in particolare nella città di Vallo, trasformata negli anni in centro di potere sanitario e politico.” si legge nel comunicato del Comitato pro territorio.
“La verità è che senza gli abitanti di Agropoli, Capaccio Paestum e di tutto l’Alto Cilento, molti servizi non avrebbero la forza dei numeri per sopravvivere. Ma quei numeri, invece di generare ricadute dirette sul territorio, sono stati sistematicamente utilizzati per rafforzare altri poli. È un film già visto: noi portiamo i cittadini, loro raccolgono i benefici.” proseguono.
“Questa impostazione non è più tollerabile. Il Cilento Nord non può continuare a vivere in una condizione di subalternità, dove i bisogni reali dei cittadini vengono sacrificati sull’altare degli equilibri politici e delle logiche di potere.” aggiungono.
“Occorre segnare una frattura netta: il futuro del nostro territorio non è legato a chi continua a sfruttarlo, ma a chi può garantire servizi efficienti e vicini. È tempo di guardare con decisione alla Piana del Sele e a Salerno, realtà con le quali esistono legami naturali, infrastrutturali ed economici molto più solidi e coerenti con le esigenze della nostra popolazione.” si legge ancora.
“Il Cilento Nord non accetterà più di essere usato come strumento di propaganda elettorale. La nostra gente chiede rispetto, servizi e pari dignità. E questa volta non arretreremo di un passo.” concludono dal Comitato pro territorio.