Piogge torrenziali e violente grandinate hanno colpito nelle ultime ore le aree interne della provincia di Salerno, provocando gravi danni alle colture agricole. Le zone più interessate sono quelle del Tanagro, dell’Alto e Medio Sele e degli Alburni, dove uliveti e vigneti in fase di maturazione sono stati messi a dura prova dal maltempo.
Maltempo, colture in ginocchio nel Salernitano
A lanciare l’allarme è Donato Scaglione, vicepresidente nazionale e presidente regionale della Campania dell’Associazione Italiana Coltivatori (AIC), che parla di “una drammatica situazione” per le aziende agricole locali. “È stato un Ferragosto amaro per viticoltori e olivicoltori – spiega Scaglione – perché le precipitazioni e la grandine hanno compromesso la produzione di quest’anno e potrebbero avere ripercussioni anche sulla prossima stagione”.
Secondo le prime stime, le perdite per il 2025 superano il 40% della produzione attesa, a cui si sommano i costi per il ripristino degli impianti e delle strutture danneggiate. Una condizione che rischia di aggravare ulteriormente la già fragile tenuta economica delle imprese agricole delle aree interne.
L’AIC Campania invita i produttori a segnalare tempestivamente i danni agli uffici comunali e regionali per consentire una mappatura precisa della situazione. L’associazione sollecita inoltre l’attivazione del Fondo di Solidarietà nazionale, ritenuto indispensabile per sostenere viticoltori e olivicoltori colpiti dall’emergenza.
La crisi non riguarda soltanto il Salernitano: situazioni analoghe vengono segnalate anche nel Beneventano e nel Nolano, aree anch’esse caratterizzate da colture di pregio. L’associazione agricola sottolinea la necessità di un intervento rapido delle istituzioni per evitare che le perdite diventino irreversibili e che interi comparti produttivi vadano in sofferenza.