Oltre 1.500 incendi dall’inizio dell’estate stanno devastando il Salernitano e il Cilento mettendo a rischio turismo, agricoltura e sicurezza. Sindacati e comunità chiedono leggi regionali per la prevenzione e infrastrutture antincendio. Lo riporta InfoCilento.
Estate, oltre 1500 incendi hanno devastato il Cilento
L’estate 2025 si conferma una delle più critiche per la provincia di Salerno. Tra il 1° maggio e il 12 agosto si sono registrati oltre 1.500 incendi, una media di quindici focolai al giorno, domati dai Vigili del Fuoco. Le fiamme hanno devastato colline e boschi, minacciando abitazioni e infrastrutture strategiche.
Il bilancio nel Cilento
Dal Masso della Signora al Monte Stella, passando per Palinuro, Laurito, Vibonati e Ascea, gli incendi hanno cancellato ettari di vegetazione, colpendo un territorio che vive di turismo, agricoltura e bellezze paesaggistiche. I disagi si sono estesi anche ai trasporti: la linea ferroviaria Salerno–Paola ha subito ritardi fino a cinque ore, penalizzando pendolari e visitatori.
Prevenzione e criticità normative
Patrizia Spinelli, sindacalista del settore, sottolinea come la prevenzione non sia solo una questione ambientale, ma anche sindacale: “Garantire sicurezza significa creare occupazione stabile e qualificata, investire sul territorio e proteggere le comunità”. Attualmente, le norme campane impongono divieti di accensione fuochi nei periodi di massimo rischio, la pulizia della vegetazione entro 50 metri da case e strade, e piani triennali antincendio boschivo. Tuttavia, secondo Spinelli, mancano leggi regionali che obblighino dotazioni idrauliche strutturali nelle nuove costruzioni situate in zone a rischio.
Occasione persa del PNRR e proposta di legge regionale
Il sindacato denuncia la mancanza di integrazione nelle opere finanziate dal PNRR, come vasche di accumulo strategiche, idranti in quota o collegamenti idraulici verso aree rurali. La proposta avanzata prevede infrastrutture antincendio, manutenzione certificata delle fasce di protezione, riuso delle acque meteoriche e sistemi di monitoraggio rapido. Interventi che, oltre a ridurre il rischio incendi, creerebbero lavoro stabile e sostegno all’economia locale.
La grande sfida del territorio
“Se siamo capaci di costruire ponti che sfidano il mare e il vento, dobbiamo avere lo stesso coraggio per difendere le nostre colline dal fuoco”, conclude Spinelli. Prevenire, creare lavoro e garantire sicurezza rappresentano la sfida principale per il futuro del Salernitano.