Un weekend estivo si è trasformato in un vero e proprio incubo per residenti e turisti in Costiera Amalfitana. Musica a volume altissimo fino alle prime ore del mattino, schiamazzi e disordini hanno caratterizzato la notte, disturbando anche località distanti come Ravello.
Giovani in coma etilico
Oltre al rumore, sono stati segnalati diversi episodi di ragazzi e ragazze in coma etilico. Sebbene non sia confermato un legame diretto con gli eventi musicali della serata, la coincidenza con la movida disordinata è evidente.
A farsi portavoce del malcontento è stato l’ex sindaco di Ravello, Secondo Amalfitano, che con un post sui social ha sollevato un interrogativo provocatorio:
È questo che serve alla Costa d’Amalfi? È vero che c’è voglia di divertimento, ma anche di riposo. Come può un turista pagare 2.000 euro a notte per tranquillità e trovarsi sveglio alle 2:45 per il frastuono?
Un dibattito sul modello turistico
Le parole di Amalfitano aprono un tema cruciale: la Costiera Amalfitana vuole puntare su un turismo di lusso e relax o su una movida sfrenata? È possibile conciliare le due visioni?
In un successivo commento, Amalfitano ha toccato anche il tema della convivenza civile:
A casa mia faccio quello che voglio; ma se la mia scelta danneggia il vicino, è ancora un mio diritto?
Il suo intervento ha diviso l’opinione pubblica, ricevendo consensi e critiche.
Un appello alla politica locale
L’ex sindaco si è rammaricato che, al momento, nessun altro politico locale abbia preso posizione con la stessa forza. Ha invitato amministratori e cittadini a riflettere su un futuro sostenibile per la Divina Costiera, in cui il divertimento non prevarichi il diritto al riposo.