Cronaca Salerno, Salerno

Incendio tra Pompei e Scafati: distrutte nove serre sotto sequestro, polemiche sul traffico di abiti usati

aliberti incendio scafati
L'incendio
aliberti incendio scafati

Sta progressivamente rientrando l’emergenza in via Spinelli, al confine tra i comuni di Pompei e Scafati, dove un violento incendio ha distrutto nove serre utilizzate come deposito di abiti usati e stracci. L’area interessata, già sottoposta a sequestro giudiziario da tempo, era stata oggetto di numerose segnalazioni da parte dei residenti e anche di un’inchiesta giornalistica del programma Le Iene, che nel 2021 aveva acceso i riflettori sulla gestione opaca del sito come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

Incendio tra Pompei e Scafati: distrutte nove serre sotto sequestro

L’incendio, che ha generato una densa colonna di fumo visibile a chilometri di distanza, ha sollevato nuovamente interrogativi sulla filiera del traffico di abiti usati e sulle modalità di stoccaggio e smaltimento dei materiali, spesso accatastati in maniera irregolare. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, insieme alle forze dell’ordine e alla Protezione Civile, per contenere le fiamme ed evitare ulteriori rischi ambientali.

Forte la reazione del sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, che ha chiesto con fermezza l’intervento della magistratura: «Ora la Procura agisca con determinazione. Vogliamo vedere chi gestisce questi traffici con le manette ai polsi. I sindaci ci mettono la faccia ogni giorno, ma da soli non possiamo fronteggiare tutto questo». Aliberti, dopo aver partecipato alla riunione del Centro Coordinamento dei Soccorsi, ha annunciato la revoca dell’ordinanza precauzionale firmata nelle ore immediatamente successive al rogo, precisando che i dati aggiornati sull’aria non indicano al momento livelli preoccupanti di contaminazione.

Restano tuttavia in vigore alcune raccomandazioni per i cittadini residenti nel raggio di due chilometri dall’incendio: evitare attività all’aperto, mantenere chiusi infissi e finestre, sospendere l’uso degli impianti di climatizzazione e areazione. L’area colpita, tuttora presidiata dalla Polizia Municipale di Pompei e Scafati, resta accessibile solo ai residenti autorizzati.

Intanto cresce il malcontento tra i cittadini della zona, che da anni denunciano lo stato di abbandono e pericolosità del sito. «Questa era una bomba ecologica annunciata», afferma un residente. «Abbiamo scritto, protestato, denunciato, ma nessuno è intervenuto. Ora ne paghiamo le conseguenze».

La Procura della Repubblica è attualmente al lavoro per accertare le cause dell’incendio e individuare eventuali responsabilità. Non si esclude che le indagini possano riaprire il dossier sulla rete illegale di raccolta e commercio di abiti usati, già oggetto di inchieste passate.

incendioScafati

Ultime notizie