Un ritorno alle origini, ma anche una riflessione sul percorso di trasformazione urbana che ha cambiato il volto di Salerno. È con un tono appassionato e coinvolgente che il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, è intervenuto all’anteprima per la stampa in occasione della riapertura del Giardino della Minerva, ampliato e ristrutturato dopo un lungo intervento di recupero. Un momento simbolico che ha riportato l’ex sindaco a ripercorrere i tratti salienti di una visione amministrativa avviata anni fa e oggi concretamente realizzata come riportato dal quotidiano Il Mattino.
Le parole di De Luca al Giardino della Minerva
«Il disegno della Salerno che avevamo immaginato anni fa oggi prende forma», ha affermato De Luca, guardando dall’alto il centro storico e piazza della Libertà. «La nostra è stata una strategia urbana che mirava a creare poli di attrazione culturale, turistica ed economica. E il Giardino della Minerva, insieme a piazza della Libertà, è parte integrante di questo disegno».
L’evento ha offerto al governatore l’occasione per rimarcare il forte legame con la città e con il progetto politico–amministrativo che ha guidato la trasformazione di Salerno. «Poi, alla fine, gira e rigira, soprattutto in questo mondo squinternato e scombinato, riprendono peso le radici, la dimensione della piccola comunità, della tribù. E io faccio parte della tribù, non c’è niente da fare. Ci sto dentro fino al sangue», ha dichiarato, con parole che hanno assunto il tono di una dichiarazione di appartenenza profonda e personale.
Rivendicando il lavoro svolto durante gli anni da sindaco, De Luca ha posto l’accento sul valore strategico dei luoghi restituiti alla città. «Abbiamo recuperato l’orto botanico più importante d’Italia insieme a quello di Padova, simbolo della nostra tradizione scientifica legata alla Scuola Medica Salernitana. Ed è un orgoglio averlo riportato alla sua piena integrità». Ha poi aggiunto: «Salerno è oggi un centro culturale e turistico in grado di attrarre visitatori e investimenti, esattamente come avevamo pianificato».
Osservando piazza della Libertà, ha ricordato l’obiettivo originario dell’opera: «Creare un grande spazio per eventi spettacolari e culturali. È, a mio avviso, la location più bella d’Italia per ospitare concerti e manifestazioni pubbliche. L’ho detto anche a John Elkann, proponendogli di presentare una nuova Ferrari proprio lì, al centro della piazza».
L’intervento di De Luca ha così assunto i contorni di un bilancio politico, ma anche emotivo, in cui il passato da amministratore si intreccia con il presente da presidente regionale. Un filo continuo che lega l’uomo politico alla città in cui ha costruito, passo dopo passo, una visione di sviluppo urbana fondata su cultura, identità e innovazione.